Jacopo Massaro: «Sarò il sindaco di tutti»
Ieri la proclamazione. «Ascolterò anche chi non ci ha votati e sento la responsabilità di non deludere chi ci ha dato fiducia»
BELLUNO. Un po’ stanco e parecchio emozionato, Jacopo Massaro si è rimesso la fascia tricolore. Ieri mattina a Palazzo Rosso c’è la stata la cerimonia di proclamazione ufficiale, alla presenza del giudice Vincenzo Sgubbi e dei membri della Commissione elettorale centrale. «Se qualcuno pensa che la seconda volta che si indossa questa fascia l’emozione sia minore, sbaglia», sono state le prime parole del sindaco. «È un’emozione addirittura superiore, perché stavolta ho la sensazione di non dover deludere le aspettative di tutte le persone che ci hanno ridato fiducia. So di avere davanti una grande responsabilità».
Ma Massaro non pensa solo alle 8.511 persone che domenica hanno messo un contrassegno sul suo nome. «Ascolterò tutti», ha continuato. «Ciascuno di noi ha le proprie idee, la propria visione della città, e il sindaco deve rappresentare tutti i cittadini. Come ho fatto nei cinque anni del primo mandato, cercherò di venire incontro alle aspettative di chi mi ha dato la sua fiducia ma anche a quelle di chi la pensa diversamente da noi. E farò tesoro dei cinque anni passati, soprattutto di tutto quello che non ha funzionato benissimo, al fine di migliorare il mio servizio alla città».
Terminato il primo discorso ufficiale, strette tutte le mani possibili e sorriso agli obiettivi dei fotografi, Massaro si è accomodato nel suo ufficio. Sulla scrivania ci sono pacchi di carte che attendono di essere lette, discusse, firmate. Ma prima ci sono da affrontare alcune urgenze. Una, in particolare: «Domani (oggi,
ndr
) è in programma il sopralluogo per la centralina idroelettrica sotto al ponte della Vittoria», ricorda Massaro. «Stiamo analizzando tutta la documentazione per preparare la nostra opposizione. Potremmo impugnare il progetto, perché da una prima analisi si evincono notevoli elementi di debolezza».
Restando in tema ambientale, «dovremo affrontare la questione dell’elettrodotto. Anche quel progetto va assolutamente fermato, non possiamo tollerare che la linea non venga interrata ad Andreane». Per non parlare del progetto di rigenerazione urbana. La città potrà cambiare volto, ma sono molti i progetti da fare per spendere i 18 milioni di euro che la Presidenza del Consiglio dei ministri ha assegnato al capoluogo. «Sarà una bella sfida per noi, ci auguriamo ci sia una forte motivazione anche da parte degli uffici per vincerla», prosegue Massaro. «Lavoreremo anche su questo aspetto». Il bando comunque prevede la possibilità di affidare incarichi di progettazione esterni ed è molto probabile che l’amministrazione si avvalga di questa opportunità.
Sono avviati, invece, i lavori di ristrutturazione delle Gabelli. Il taglio del nastro potrebbe avvenire «tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020», conclude il sindaco, prima di avviarsi alla prima riunione. Il lavoro è appena iniziato.
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