J’Adore chiuso 7 giorni: sospesa la licenza
Licenza sospesa per sette giorni: il questore torna a chiudere lo J’Adore, locale notturno di Salce. Numerosi i motivi elencati nel provvedimento, basato sull’articolo 100 del Testo unico di pubblica sicurezza, che per la sua applicazione prevede più episodi illegittimi verificatisi. «Il provvedimento», spiega Beppe Acampora, «è dovuto a vari episodi, da quanto abbiamo potuto riscontrare. Dopo qualche denuncia per furti e risse, la questura ha deciso così».
L’avviso è stato notificato ieri mattina ai gestori dello J’Adore, che contano di poter riaprire il locale il 12 aprile, data di scadenza della “quarantena”. L’annuncio è stato pubblicato direttamente sul profilo Facebook del locale, con i gestori che annunciano anche un giro di vite contro i comportamenti scorretti della clientela, anche all’esterno del locale.
«A causa di alcuni episodi verificatisi all’esterno del locale il Questore di Belluno ha predisposto la chiusura del locale per sette giorni, pertanto lo “J’Adore” questo weekend sarà chiuso», scrivono Beppe e Nicky, gestori del locale. Dal 12, si annunciano misure “restrittive” per i soliti “imbecilli”: «Saranno vietati bivacco e consumazione di alcolici nelle aree esterne al locale, pena la segnalazione alle forze dell’ordine e vietato l’ingresso a chi va fuori le righe».
«Oltre al danno la beffa», puntualizzano i due gestori. «Non solo chi beve al di fuori del locale degli alcolici portati da casa non ci porta nessun guadagno e sporca (e poi tocca a noi pulire), ma ci crea anche “casini”. Abbiamo fatto tanto per la sicurezza dei nostri clienti, per la maggioranza bravi ragazzi, e faremo ancora tanto per colpire e dissuadere quella piccola percentuale di incivili ad assumere comportamenti non consoni».
Aumentata anche la sicurezza: «Ho quattro buttafuori per 250 metri quadri di locale: che devo fare di più?», chiede Beppe, «ora ci sarà personale di sicurezza anche all’esterno».
Altra questione riguarda i presunti furti: «Sono furti o smarrimenti, abbiamo notato che tanti giovani, pur di non dire ai loro genitori che hanno perso qualcosa, raccontano che è stata rubata loro allo “J’adore”. Teniamo a ricordare che all’interno del locale esiste un guardaroba custodito, ma tanti giovani, nonostante i nostri insistenti inviti a utilizzarlo, preferiscono lasciare i loro oggetti personali in giro. Invitiamo tutti a segnalarci persone o comportamenti impropri».
«Tutto questo ci fa male, sia come persone che come imprenditori», prosegue Acampora, «perché ci abbiamo messo sempre l’anima in questa attività e vederla calpestata a causa di quattro “imbecilli” fa arrabbiare. Comunque sia, non molliamo e, come abbiamo sempre fatto, cercheremo di migliorare e di crescere. Tengo comunque a sottolineare che l’80% dei fatti segnalati è avvenuto all’esterno del locale. Per questo motivo dal 12 aprile prenderemo le contromisure: non si potrà più bivaccare con una bottiglia nel parcheggio o nelle aree esterne e allontaneremo dal locale le persone che si comportano male, fino a non farle neanche entrare».
È la seconda volta che il locale viene colpito da un provvedimento del questore. —
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