Kaos, tre indagati per la sua morte dopo un esposto

AGORDO. Tre indagati per la morte del cane Kaos. La Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo per maltrattamento e uccisione di animale. È il primo risultato dell’esposto presentato dall’ associazione animalista Siamo tutti animali, dopo la soppressione del pitbull la sera del venerdì santo, nel parcheggio del negozio Super W di Agordo. Indaga il sostituto procuratore Marta Tollardo, che ha a disposizione non solo le indagini dei carabinieri, ma anche un video girato da un testimone, nel quale si vede molto bene quello che è successo in mezzo ai clienti del negozio. Tre persone immobilizzano il cane a terra, accanto a un muretto e lo ammazzano, stringendogli con forza un guinzaglio intorno al collo.

Il proprietario Amine Bendaoud è a qualche metro di distanza, dolorante per i morsi appena sofferti a braccia, gambe e addome. Kaos si era rivoltato contro il suo padrone, ma da quanto si capisce i tre non intervengono per difendere il giovane marocchino, ma con il chiaro scopo di sopprimere l’animale. Lo si capisce meglio in un altro video, che girava contemporaneamente sui social. Tutto era cominciato con una baruffa, all’altezza della Coop e, in seguito, nessuno si mostra solidale con Bendaoud.

Nel fascicolo del pubblico ministero, ci sono anche i risultati dell’autopsia. Kaos è morto per strangolamento: il guinzaglio gli ha rotto la trachea. Per il resto, non risulta che fosse stato maltrattato. Il mantello era in buone condizioni e non c’erano segni che potessero far pensare a percosse o altre sofferenze. Viveva serenamente, ma era senz’altro un cane impegnativo e, in un’altra occasione, aveva morso un agordino.

Le indagini preliminari dureranno, come al solito, alcuni mesi, dopo di che bisognerà verificare se l’accusa potrà reggere in giudizio. —

Gigi Sosso

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