Kasia, tanta voglia di film e di conoscere Redford
Vuole conoscere Robert Redford, perché «è il più figo del mondo». Vuole vedere “The master” di Thomas Anderson e il film della prima regista donna dell’Arabia Saudita. Vorrebbe - immaginiamo - anche liberare i piedini dalla scarpe-fortezza accollate e cinturate sulle quali, con ritardo umano, sbarca all’hotel Excelsior e accende la vigilia della 69 esima Mostra del Cinema.
Vuole, fortissimamente vuole, Kasia Smutniak, 33 anni, polacca, attrice, modella e ora madrina del festival delicata come un giunco arrivata al Lido con un trolley mezzo vuoto, le idee chiarissime e una tranquillità che inizia a inquietarla. Infilata in un abito blu e color carne molto Grace Kelly con gonnellone a ruota a metà polpaccio, beve succo d’arancia e fa training autogeno.
«Sono terrorizzata dal palcoscenico, sul serio» racconta «Quando, nei mesi scorsi, il direttore Alberto Barbera mi ha offerto di fare la madrina naturalmente ero felicissima ma poi mi è venuto il panico. Il mio mestiere non è quello di fare la conduttrice però nella vita non si sa mai. Per qualche settimana sono stata sinceramente in ansia ma ora sono incredibilmente serena. Strano, no? Forse è la calma prima della tempesta».
La tempesta di Kasia – che si pronuncia Kascia e l’attrice ci tiene - incomincerà questa mattina quando nella sua stanza dell’Excelsior (vista mare) saranno aperti i bauli arrivati da Milano con il guardaroba per le cene, i cocktail, gli after hour, i pre-dinner, i gala. Domani sera, ad esempio, indosserà un Armani da red carpet che più red carpet non si può e che sceglierà tra una mezza dozzina di opzioni, nessuna delle quali trascurabile.
L’attrice muta di “Caos calmo”, ma che ha anche dimostrato di sapere recitare in “Al momento giusto”, in “Ora e per sempre” e nella “Passione” di Mazzacurati, sarà quindi attesa questa sera alla prima cena ufficiale, quella con il presidente della Biennale Paolo Baratta, con il direttore Barbera e con gli altri giurati, giusto per conoscersi un po’.
Prima, però, è in calendario un saltino al Red Carpet Lounge, sulla terrazza davanti al Casinò, che aprirà i dieci giorni di glorie culinarie con lo chef stellato Michelin Fabio Baldassarre.
È solo l’inizio. La durissima vita della madrina, oltre ai vorticosi cambi d’abito che nemmeno la pierre Tiziana Rocca, prevede una presenza costante a tutti gli eventi che da domani all’8 settembre faranno arrivare in laguna il bel mondo da tutto il mondo.
Il party della maison Valentino al Cipriani, quello di Vogue Uomo sulla barca di Lapo Elkann, quell’altro di Vanity Fair a Palazzina Grassi, quelli di Miuccia Prada (tre) a Ca’ Corner, quello di Ciak al Lancia Cafè.
E pensare che, appena sbarcata, Kasia aveva subito detto quello che tenacemente voleva: «Redford e niente feste, solo film».
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