Katia scomparsa da cinque anni, la famiglia getta la spugna
ARSIÈ. Vi ricordate di Katia Mores? Esattamente 5 anni fa la donna di origini arsedesi, che all’epoca dei fatti aveva 51 anni e viveva a Padova, scompariva nel cuore dell’India. Da allora nessuna notizia e ora la decisione della famiglia di rinunciare a ulteriori ricerche. Katia era atterrata con la Emirates a Bangalore, in India, diretta al villaggio di Puttaparthi. Era decollata dal Marco Polo di Venezia il giorno prima e aveva fatto scalo a Dubai, così conferma anche la compagnia aerea. Dicono di averla vista a fine marzo (ma nel frattempo non si è mai messa in contatto con amici e familiari) in viaggio verso Rishikesh, a 2.200 chilometri a nord dove un altro guru indiano (Maharishi Mahesh Yogi) ha un ashram, con tale “Baba”, alias Timba Wangtun, un giovane mercante indiano di cui si era invaghita in uno dei suoi viaggi in India, per assecondare la sua affiliazione alla setta del predicatore Sai Baba. All’epoca il giovane aveva un negozietto nella strada Chittavatri e gestiva con i fratelli un’agenzia di viaggi a Dharmsala, ai piedi dell’Himalaya.
Ma questa testimonianza non è mai stata depositata. Perché nel frattempo Katia è sparita nel nulla, la famiglia ha presentato denuncia di scomparsa e sono scattate le indagini internazionali, coordinate anche dalla Farnesina. Che però fino ad oggi non hanno portato a nessun esito, se non alla constatazione – tutta da dimostrare – che possa essere stata uccisa e sepolta chissà dove. Era stato ingaggiato anche un sedicente investigatore, Shiva, che dall’India dava informazioni ai congiunti tramite Dario Dall’Agnol, amico e sostegno del padre Giacomo, originario di Mellame. Le amiche Daniela Bortoluzzi, Alessandra Taddeo ed Erica Locarno si sono mosse per cercare di ricostruire gli ultimi giorni di Katia in India e capire perché il 26 aprile del 2013 non sia risalita a bordo dell’aereo che doveva riportarla a casa, visto che aveva già il biglietto in tasca.
Ci sono voluti però 2 anni prima di far scattare le indagini con una formale “dichiarazione di assenza”, dato che la donna poteva essersi allontanata volontariamente, circostanza mai confermata, visto che Katia non si è più trovata. Per questo, il 7 novembre del 2016 Dall’Agnol ha presentato al tribunale di Padova una denuncia penale a carico di ignoti per “la scomparsa in circostanze misteriose e ad oggi non chiarite che ha fatto insorgere indizi che si tratti di un caso di omicidio”. Oggi Katia avrebbe 56 anni. Si era recata in India con in tasca una somma di denaro da reinvestire in una piccola attività. I risparmi sommati alla liquidazione dal lavoro di commessa in un negozio di vestiti, fanno circa 5 mila euro: una somma che in India vale una fortuna. Ecco perché permane l’ipotesi di rapina e omicidio con occultamento di cadavere. La famiglia, rassegnata dalla lentezza delle indagini, ha deciso di non accantonare nessuna somma per il suo ritrovamento.
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