Kilkenny, una nuova ordinanza
BELLUNO. Niente musica, niente televisione e chiusura a mezzanotte per il Kilkenny. Nella nuova ordinanza, firmata dal sindaco Prade venerdì sera, l'amministrazione comunale inasprisce i provvedimenti nei confronti del locale di via Feltre.
«Questa nuova ordinanza è stata emessa perchè il gestore del Kilkenny non ha rispettato quella precedente, continuando a fare musica quando gli era vietato», spiega il comandante della Polizia locale Gustavo Dalla Ca'. «Ci sono almeno due o tre sanzioni, che sono state elevate dalle altre forze dell'ordine, nei suoi confronti». Polizia e carabinieri, chiamati a intervenire dai residenti, «hanno certificato la violazione dell'ordinanza numero 23 (quella di stop alla musica, ndr)», continua Dalla Ca', «ed è stato anche presentato un fascicolo all'autorità giudiziaria». Nel provvedimento emesso il 4 marzo scorso, al Kilkenny si vietava qualunque forma di diffusione sonora, quindi anche i televisori avrebbero dovuto rimanere spenti.
Cosa che non si è verificata (sono state trasmesse partite di Champion's league e di campionato di calcio): «L'ordinanza era chiarissima, nessuna diffusione sonora», chiarisce Dalla Ca', che poi ricorda che il provvedimento è tuttora in vigore: «Si dice che vale per trenta giorni, e comunque fino a quando non verrà certificato dagli organi competenti (l'Arpav) che il locale ha adottato misure per contenere o abbattere le emissioni rumorose».
Una certificazione che manca, perchè le verifiche non sono ancora state effettuate. L'elenco dei lavori che sarebbero stati fatti per ridurre i decibel, e che il gestore ha consegnato in Comune, non è sufficiente: senza l'ok dell'Arpav la musica deve rimanere spenta. «Invece giovedì si è svolto un concerto, e prenderanno una sanzione per questo», afferma Dalla Ca'. «Anche ieri pomeriggio (venerdì, ndr) c'era musica. La legge non ammette ignoranza, quando le cose sono scritte non si possono interpretare. Abbiamo spiegato più volte al gestore del Kilkenny come stavano le cose, ma se continua a fare come vuole sappia che ci sono delle conseguenze». La prima è la nuova ordinanza, che oltre a vietare ogni forma di diffusione sonora (musica, live e di sottofondo, ma anche l'audio televisivo), impone al locale la chiusura alle 24, invece che alle 2. Il provvedimento sarà in vigore per 30 giorni «e comunque fino a quando il gestore non avrà dimostrato di aver ottemperato a quanto prescritto nella precedente ordinanza». Se non servirà, si arriverà alla chiusura del locale (per esempio solo nei fine settimana). «L'extrema ratio è la revoca della licenza», conclude Dalla Ca'. Il Comitato dei residenti accoglie con favore la nuova ordinanza: «E' giusta e equa perché è giusto colpire chi non rispetta le regole», dicono. «Si è sempre fatta musica nel locale nell'ultimo mese, anche se non si poteva». I residenti erano stati ricevuti dal sindaco giovedì, e avevano avuto rassicurazioni sul fatto che l'ordinanza fosse ancora in vigore: «Invece la sera si è tenuto un concerto», continua il Comitato. «Urla, schiamazzi e bestemmie fino alle 2 di notte. Noi non siamo intolleranti, ma se ci sono delle regole vanno rispettate».
Alessia Forzin
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi