La bandiera ladina a strisce orizzontali sventola sul Broi

La curiosità
Sul Broi sventola la bandiera ladina e si inizia a parlare di un sodalizio comune che metta insieme le Unioni dei ladini del Basso Agordino. In molti hanno notato che, da qualche settimana, ad Agordo, in fondo a corso degli Alpini, sul poggiolo dell’ex pretura dove oggi ha sede l’Union dei ladin de Agort, c’è il vessillo a strisce orizzontali blu, bianco e verde. «La bandiera ladina», dice il Musla-Moviment di union e standardisazion linguistica dell’ Agordino su Facebook, «è nata in un contesto specifico il 5 maggio 1920 sul passo Sella; un contesto culturale che da sempre si proclama lontano dall’Agordino e che rappresenta ormai la Ladinia storica. Come tante bandiere il suo significato cambia ed è cambiato con il tempo e i tre colori al giorno d’oggi rappresentano tanto a livello locale come a livello internazionale, soprattutto la lingua ladina in tutte le sue forme». Per il Musla oggi la ladinità, tanto linguistica quanto culturale, è qualcosa di legato profondamente all’Agordino. «Crediamo», dice il movimento, «che il rispetto delle differenze ideologiche e storiche sia fondamentale, ma che non debba ostacolare il lavoro condiviso per progetti comuni. La promozione del ladino e delle differenti tipologie di ladinità è qualcosa che porta vantaggi anche a quei paesi dell’Agordino (Colle e Fodom, ndr) che si sono purtroppo sempre ritenuti più degni di altri e che proprio per questa paura di guardarsi attorno hanno perso una grande occasione di attualizzare la loro cultura in un certo contesto. Agordo», continua il Musla, « è forse il paese dell’Agordino più globalizzato, dove la ladinità è meno conosciuta, eppure è il luogo del mercato, dell’istruzione e dove vive tanta gente da ogni luogo delle Dolomiti. Esporre la bandiera sul Broi significa dare voce a tutta questa gente. Agordo è anche il luogo più aperto e accessibile: dove deve farsi vedere una minoranza se non qua?» .
Oltre alla bandiera, l’altra novità che emerge in tema di ladinità è il fatto che le Union dei ladin di Agordo, Voltago e Gosaldo hanno iniziato a confrontarsi in vista di un progetto più ampio che vorrebbe riunirle in un’unica associazione dei ladini del Basso Agordino (come già fu fatto in Valle del Biois) «per portare avanti», dice il Musla, «un’idea di condivisione e inclusione e affinché si scoprano innanzitutto legate da una lingua e un territorio unico: le Dolomiti». —
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