La baruffa tra vicini di casa finisce in falsa testimonianza
TAMBRE. Problemi tra vicini. Un procedimento penale per ingiurie davanti al giudice di pace si trasforma in una richiesta di rinvio a giudizio per falsa tesstimonianza. La vicenda si svolge tra...
TAMBRE. Problemi tra vicini. Un procedimento penale per ingiurie davanti al giudice di pace si trasforma in una richiesta di rinvio a giudizio per falsa tesstimonianza.
La vicenda si svolge tra Tambre e il Comelico. Durante la loro deposizione, S.F e M.M. hanno escluso di aver preso a male parole i vicini di casa, per il semplice fatto che erano a mangiarsi una pizza, ma agli investigatori è bastato verificare le celle agganciate dai telefonini, per scoprire che a cena in quel locale, in realtà, non c’erano mai stati. A parte il fatto che uno può anche andare in giro senza cellulare.
Il giudice di pace ha assolto per il reato di ingiuria, allo stesso tempo rinviato gli atti alla procura per l’ipotesi di reato di falsa testimonianza. Ultimate le indagini, il pubblico ministero Faion ha chiesto il rinvio a giudizio, che è arrivato ieri mattina da parte del giudice per le udienze preliminari Sgubbi. I due indagati sono diventati imputati e hanno scelto di essere giudicati in abbreviato il 18 maggio.
Le due parti offese si costituiranno parte civile con l’avvocato Rui, in maniera da avere un risarcimento danni.
(g.s.)
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