La bibliotecaria non fu diffamata
SELVA DI CADORE. Niente diffamazione alla bibliotecaria. L’agordina di Selva di Cadore, Antonella Agnoli aveva chiesto un risarcimento in sede civile di 30 mila euro e un danno patrimoniale di 10 mila 489 a Giuliano Bastianello. La Corte d’Appello di Firenze ha rigettato la richiesta della biblitecaria in servizio a Spinea, scagionando il titolare della Elvis Elettronica Video Suono e condannando la donna al pagamento di 3 mila euro di spese di giudizio e 6 mila 615 di spese generali e accessori di legge.
Bastianello era accusato di aver diffamato la Agnoli in due lettere: una al responsabile del procedimento d’appalto per la fornitura degli arredi alla biblioteca di Empoli e l’altra al segretario generale del Comune toscano e ai colleghi di Pesaro. L’uomo sosteneva che «il procedimento di gara per Spinea si era svolto in condizioni viziate e gravate dal palese condizionamento operato dalla Agnoli», che avrebbe favorito una specifica ditta. Ai toscani aveva parlato di «procacciatrice di commesse» e ai marchigiani di «sedicente esperta». Il giudice di pace di Empoli aveva assolto l’uomo e il tribunale ha confermato la sentenza in Appello. Agnoli ha fatto ricorso in Cassazione per i soli effetti civili. La suprema corte ha annullato la sentenza con rinvio alla Corte d’Appello fiorentina. Il giudice ha ritenuto non offensivi i due presunti attacchi nelle lettere e respinto la domanda di risarcimento, facendo pagare le spese alla bibliotecaria. (g.s.)
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