La biomeccanica si abbina alla bici

Quattro giovani dottori hanno aperto un laboratorio all'avanguardia
I quattro giovani dottori in scienze motorie che hanno dato vita ad Alano al laboratorio e a destra durante i test a un ciclista
I quattro giovani dottori in scienze motorie che hanno dato vita ad Alano al laboratorio e a destra durante i test a un ciclista
 
ALANO DI PIAVE.
In tempo di crisi e di scarse opportunità giovanili c'è anche chi, puntando sulle nuove tecnologie, riesce ad inventarsi un mestiere coniugando passione e professionalità. E' il caso dei due alanesi Enrico Licini e Damiano Masocco che assieme agli ex compagni di università, Francesco Zancolò di Pieve di Cadore e Niklas Quetri di Udine hanno creato un laboratorio all'avanguardia per la biomeccanica ciclistica. La sede amministrativa della "4performance", questo il nome scelto per l'attività, ha sede ad Alano mentre il laboratorio per il momento trova spazio a Pederobba, in un locale della Cicli Zanella.
 I quattro, tutti fra i 24 e i 30 anni, sono dottori in scienze motorie e specializzati in scienza dello sport all'università di Udine. Un anno fa sono stati i primi in Italia a importare dagli Stati Uniti il Rëtul, un sistema per l'ottimizzazione dell'assetto in sella, potenziando le prestazioni e salvaguardando la salute del ciclista, prevenendo gli infortuni e i guai alle articolazioni. Un servizio rivolto tanto al professionista che al cicloamatore, con prezzi accessibili, che ha il suo punto di forza nella valutazione biomeccanica individualizzata per definire l'assetto della bici.  «E' stato durante un viaggio in Germania con il nostro professore di biomeccanica», spiega Licini, «che abbiamo scoperto le potenzialità del Rëtul di cui ora siamo istruttori certificati a livello internazionale. Si tratta di una barra su cui sono montate tre telecamere con cattura tridimensionale delle immagini che unitamente a dei sensori, i marker attivi, permette di adattare la bici alle caratteristiche fisiche personali. Il ciclista viene filmato mentre pedala da fermo con la sua bici e viene elaborato uno studio biometrico finalizzato alla miglior performance e al benessere in sella. Si tratta di un nuovo approccio alla biomeccanica», spiega, «che in Italia è ancora pressoché sconosciuto».  Tra i professionisti questa tecnologia si sta rapidamente affermando: «Grosse squadre come la Team Sky o campioni come Menchov o Sastre l'hanno utilizzata per allenarsi, tuttavia da noi vanno ancora per la maggiore vecchi metodi di assetto che spesso sono all'origine di numerosi fastidi fisici. La nostra attività si basa sul passaparola. Da noi vengono diversi amatori e dilettanti e attualmente seguiamo due professionisti della mtb e a breve un nazionale di ciclocross. E' sufficiente una seduta, poi noi garantiamo un anno di assistenza e realizziamo un programma d'allenamento monitorato da dei test».

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