La bolletta dei rifiuti sarà più leggera. Imu e Tasi bloccate

La giunta sta lavorando al bilancio dell’anno prossimo. Previste nuove agevolazioni anche per le mense scolastiche

BELLUNO. Tasse bloccate. Il Comune sta lavorando al bilancio di previsione 2017 e non sono previsti aumenti alle aliquote dei tributi comunali. Se Imu e Tasi saranno confermate, scenderà invece la Tari, la tariffa dei rifiuti. Prevista una riduzione anche nel settore delle mense scolastiche: sarà ampliata la forchetta fra le fasce di pagamento (che si basano sull’Isee delle famiglie degli studenti) e chi ha una situazione economica più difficile pagherà meno.

Infine, il prossimo anno dovrebbe entrare in vigore il nuovo abbonamento al parcheggio di Lambioi: costerà 21 euro al mese, a fronte dei 35 euro che si pagano oggi, e permetterà di lasciare l’auto posteggiata per 24 ore al giorno, sette giorni su sette.

Scuole, tariffe progressive. A Belluno il pasto nella mensa delle scuole costa fra i 4,70 e i 5,60 euro. Il Comune ha introdotto le tre fasce in via sperimentale, per agevolare le famiglie con una situazione economica più fragile. L’obiettivo, per il 2017, è ampliare il delta fra le tre categorie di pagamento. «Abbiamo introdotto una progressione blanda, perché non conoscendo i dati di reddito delle famiglie bellunesi non sapevamo che ripercussioni avrebbe avuto sul nostro bilancio ridurre la spesa per la fascia più bassa», spiega il sindaco, Jacopo Massaro.

Passato un anno, si possono studiare maggiori agevolazioni per i nuclei familiari con un Isee basso. «Amplieremo la forchetta fra la fascia più bassa e quella più alta», aggiunge il sindaco.

Più leggera la bolletta dei rifiuti. Dal 2009 la Tari è sempre diminuita a Belluno, ad eccezione del 2013. Quell’anno «l’aumento del 5% è dovuto all’Iva, applicata alle aziende, che ha fatto alzare la tariffa a livello complessivo», spiega l’amministratore unico di Bellunu Davide Lucicesare. Nel 2014 arriva la Tari e la tariffa torna a scendere: -7,6% quell’anno, -4,9% nel 2015. Quest’anno la Tari è diminuita dello 0,4% e anche nel 2017 la diminuzione sarà simile.

«Ormai la tariffa si è stabilizzata», continua Lucicesare. «Il calo più consistente è stato fra il 2009 e il 2012, con un 14% in meno, ma anche fra 2013 e 2015 abbiamo abbassato parecchio la tariffa (12,5%)». E se la variazione targata Bellunum è tesa verso il basso, l’indice Istat della tariffa rifiuti per utenze domestiche punta invece verso l’alto: «Negli ultimi dieci anni la tariffa media in Italia è cresciuta del 30%, a Belluno è scesa del 25%», conclude Lucicesare. «Siamo partiti nel 2006 con una tariffa equa e dieci anni dopo siamo risultati essere il capoluogo di provincia nel quale si paga meno in assoluto, per quanto riguarda i rifiuti. Una bella soddisfazione, anche perché abbiamo una percentuale di raccolta differenziata stabile sopra l’80% (81,3% ad agosto). La tariffa è legata al sistema di raccolta, e riuscire a tenerla così bassa dimostra che lo stradale o semistradale (il metodo che applica Bellunum nel capoluogo, ma anche a Limana e Trichiana, ndr) è quello meno costoso».

A Belluno una famiglia tipo, composta da tre persone e residente in un appartamento di 100 mq, paga all’anno 162,82 euro di rifiuti, Iva e tasse (come l’ecotassa provinciale) incluse. L’anno prossimo quella cifra si abbasserà ancora un po’.

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