«La Camera di commercio è vitale per le imprese»
BELLUNO. Come garantire un supporto super partes alle piccole e medie imprese senza la Camera di Commercio? Se lo chiederanno oggi i lavoratori dell’ente camerale che, dalle 11 alle 12, daranno vita, fuori dalla sede di piazza Santo Stefano, a un presidio per dire “no” ai tagli previsti dai decreti delegati. Tagli che prevedono la decurtazione del 25% del personale agli enti che si sono fusi, oltre alla sottrazione di alcune funzioni importanti. Con loro, a manifestare ci sarà anche Titti Monteleone, in qualità di referente regionale dell’Associazione nazionale vittime usura.
In piazza Santo Stefano 15 il clima è sempre più teso. I dipendenti hanno paura prima di tutto di perdere il posto di lavoro, ma sono preoccupati anche per quel che succederà se l’ufficio provinciale dovesse essere chiuso.
Dal supporto ai laureandi di economia - «tramite tutte le indagini Istat e la disponibilità di studi sull’economia locale», precisano le rsu Monica Sandi, Francesca Da Rold, Andrea Cima ed Eliana Canton - alle carte cronotachigrafiche digitali per i camionisti, dai dispositivi per la firma digitale fino al registro delle slot machine o di tutti gli impianti telematici: il registro imprese elabora circa 15 mila pratiche all’anno, alle 16 mila imprese iscritte. E cosa dire dell’attività di promozione delle imprese, per cui in passato l’ente camerale stanziava 1,5 milioni di euro l’anno, ridotti nel 2016 a soli 100 mila euro? «Queste iniziative di promozione, internazionalizzazione, supporto alla nascita, crescita e sviluppo anche sui mercati stranieri delle aziende medio-piccole vengono garantite dalla quota annuale di iscrizione alla Camera, che dai circa 100 euro degli anni scorsi sarà decurtata del 50% nel 2017», precisano ancora i rappresentanti sindacali dei lavoratori che aggiungono: «Senza l’ente camerale mancherà un tavolo super partes di confronto e dialogo per le imprese, garantito dall’istituzionalità pubblica; resteranno i singoli interessi economici, rappresentati dalle categorie economiche esclusivamente per i propri iscritti».
«Ma ci si dimentica che qui in Camera di Commercio vengono depositati i brevetti, che lo scorso anno hanno raggiunto quota 107», proseguono. «Qui vengono date le indicazioni sugli obblighi di etichettatura e sicurezza dei prodotti, gestiamo l’arbitrato e la conciliazione - strumenti alternativi alla giustizia ordinaria - diamo anche informazioni ai consumatori. Tramite l’ufficio metrico controlliamo la legalità degli strumenti per pesare utilizzati nel commercio. Controlliamo anche i dispositivi dei misuratori di gas, acqua, calore ed energia elettrica. Questa attività viene svolta autonomamente, ma anche a supporto delle forze dell’ordine».
«Nel corso del 2015 l’ufficio metrico ha condotto 100 sopralluoghi e verificato 412 strumenti di diversa tipologia. Senza la Camera di commercio chi svolgerà queste operazioni? Se questi servizi saranno a pagamento, verrà preclusa a molti la possibilità di accedervi», concludono i sindacati. (p.d.a.)
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