La Camusso a Belluno per l’attivo della Cgil
BELLUNO. Susanna Camusso, segretario della Cgil, sarà a Belluno per incontrare i rappresentanti provinciali del sindacato. Un incontro riservato solo a quadri e delegati provinciali che illustreranno al segretario la situazione del Bellunese durante l’attivo della Cgil. Aperte al pubblico, invece, le conclusioni della Camusso. Appuntamento alle 15 al centro Giovanni XXIII: per le conclusioni del segretario, previste intorno alle 17.30, verrà predisposto un maxischermo in un’altra sala.
«Questo incontro si inserisce tra la manifestazione del 25, a cui hanno partecipato 500 bellunesi, e le manifestazioni congiunte dei pensionati e del pubblico impiego» spiega Ludovico Bellini, segretario Cgil di Belluno, «è un onore per noi, provincia così lontana da Roma, essere riusciti a portare qui la Camusso, ci stavamo lavorando da tempo. Insieme ai nostri delegati faremo il punto della situazione a livello nazionale e provinciale».
Un ruolo delicato, quello della Cgil, in un momento altrettanto delicato per il Paese. Da un lato la riforma del lavoro, dall’altra quanto accaduto al corteo degli operai delle acciaierie di Terni e che ha suscitato numerosi commenti indignati anche nel Bellunese.
«Si parlerà di lavoro e di legge finanziaria» continua Bellini, «perché quello che succede a livello nazionale ha ricadute importanti nel Bellunese, basti pensare ai tagli agli enti locali che si traducono in minori servizi per i cittadini». La crisi in provincia di Belluno ha lasciato cicatrici profonde ma ora qualche settore vede la luce in fondo al tunnel . «È una situazione a macchia di leopardo» continua Bellini, «chi ha puntato sull’innovazione, penso all’occhialeria ma anche al metalmeccanico, ha visto una moderata ripresa. Una sorte che accomuna chi ha saputo diversificare il mercato. E vorrei sottolineare che in questi casi il sindacato è stato presente: sfatiamo il mito che le imprese hanno paura del sindacato».
Il settore più in sofferenza è quello dell’edilizia per il quale, secondo la Cgil, bisogna puntare al recupero dei centri storici e nella messa in sicurezza del territorio. «Ma ci vogliono agevolazioni per poterlo fare» continua Bellini. E anche in questo caso ad essere chiamato in causa è il governo. A chi li accusa di fare politica, però, il sindacato risponde che «chi si occupa dello stato sociale è ovvio che faccia politica» continua Bellini, «la politica assume le decisioni di sua competenza ma la Cgil chiede a Comuni e regioni una politica fiscale più seria. L’abbiamo sempre fatto, con qualunque governo. Valutiamo i governi dalle manovre che fanno, non dal loro colore politico».
Appuntamento dunque a giovedì per un evento che, in provincia di Belluno, è molto atteso. La Camusso non era mai venuta a Belluno e per la Cgil, sotto i riflettori della cronaca nazionale e che gioca un ruolo importante anche negli equilibri locali, sarà l’occasione per tracciare un percorso per il futuro.
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