La candidatura porta a casa altri due “sì”
CORTINA. La Provincia di Belluno e gli impiantisti ampezzani appoggiano la manifestazione di interesse di Cortina a candidarsi per ospitare i Giochi olimpici invernali del 2026. Roberto Padrin, presidente della Provincia, ha convocato per martedì il consiglio che voterà l’appoggio a Cortina e alle Dolomiti.
«Io ho espresso da subito il più totale appoggio all’idea nata alcuni mesi fa e che ora si sta mano a mano concretizzando», dichiara Padrin, «perché penso che sia una straordinaria opportunità per la nostra provincia e per la nostra intera regione. Dopo i Mondiali di sci alpino che Cortina organizzerà nel 2021, poter ospitare i Giochi olimpici nel 2026, a 70 anni esatti dalle Olimpiadi di Cortina del 1956, con un’idea completamente rinnovata, credo sia un’opportunità da non farsi scappare. La volontà è infatti quella di organizzare le Olimpiadi su tutte le Dolomiti con Cortina che faccia da capofila. Questo significa un evento a basso impatto ambientale e a basso costo».
L’appoggio non sarà solo a parole, ma la Provincia martedì voterà un atto formale che poi sarà inviato alla Regione ed al Coni.
«Ritengo che siamo tutti convinti di questa straordinaria occasione», conclude Padrin, «e pertanto faremo un passaggio ufficiale in consiglio per dimostrare anche agli altri Enti che il territorio è compatto sulla scelta, ed è pronto a partecipare. La Provincia di Belluno c’è e farà di tutto per sostenere la candidatura di Cortina e delle Dolomiti».
Favorevoli a Cortina 2026 anche gli impiantisti locali.
«A nostro modo di vedere si è scelta la soluzione migliore», commenta Enrico Ghezze, presidente del consorzio impianti a fune di Cortina, «perché solo la provincia di Belluno forse sarebbe stata troppo piccola per un evento della portata di una Olimpiade; ma, assieme alle altre province, con la Regione Veneto a tirare le fila, si potrà organizzare un evento diffuso sia a livello di gare e sia di accoglienza; e questo garantirà il successo dell’iniziativa e un nuovo volano turistico per tutti. I trasferimenti da una sede di gara ad un’altra non saranno sicuramente un problema, in quanto anche nelle altre Olimpiadi abbiamo visto che i campi di gara erano a ore di distanza dai villaggi olimpici».
Ora si farà il primo passo. Il Comune di Cortina manifesterà al Coni l’interesse ad ospitare i Giochi olimpici e paralimpici del 2026. Poi, se l’iter proseguirà, verrà creato un dossier dettagliato, al quale il governatore del Veneto, Luca, Zaia sta già iniziando a lavorare.
«La manifestazione di interesse per un’Olimpiade diffusa», conclude Ghezze, «ha trovato l’appoggio di tutti, anche dell’Unesco; e anche noi appoggiamo in toto l’iniziativa. La sola speranza è che si possa proseguire e che, se Cortina sarà effettivamente candidata ad ospitare le Olimpiadi, nei futuri comitati di gestione dell’evento il gruppo degli impiantisti possa avere una voce in capitolo. L’augurio è che ci coinvolgano, non come avviene per i Mondiali di sci, evento per il quale sappiamo qualcosa solo dalla stampa. Sembra strano dirlo e sembra una polemica, ma è solo la realtà: dei Mondiali noi impiantisti sappiamo poco e niente; ed è un peccato perché potremmo dare un contributo all’organizzazione della rassegna iridata».
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