La “Casa delle civette” potrà restare a Caviola solo fino a fine estate

FALCADE. Quale sarà la casa della “Casa delle civette”? Per il momento il proprietario del parco di rapaci, che ha aperto al pubblico l’estate scorsa al campo da calcio di Caviola, sa che potrà rimanere lì fino all’autunno; ma quanto successo nelle settimane scorse gli ha creato dei grattacapi, per primo la perdita di tutte le covate.
«Io ringrazio l’amministrazione comunale», dice Marco Kelemina, « perché l’anno scorso mi ha contattato e mi ha dato la possibilità di portare a Falcade la “Casa delle civette”, ma ora vorrei sapere quali sono le intenzioni per il futuro». La “Casa delle civette” è un parco che attualmente ospita 36 esemplari di rapaci tra civette, gufi, assioli, allocchi, barbagianni, poiane, falchi e aquile reali. Ha aperto la scorsa estate nell’area nei pressi del cimitero di Caviola, ma negli ultimi giorni è stato costretto prima a un’ipotesi di trasloco al bocciodromo di Falcade abortita in tre giorni, poi al ritorno a Caviola.
«Dopo la Desmontegada», spiega Kelemina, « mi hanno detto che potevo restare a Caviola per l’inverno e così mi sono attrezzato perché avevo strutture che non avrebbero tenuto la neve. L’alluvione mi ha disastrato le voliere, ma poi, con l’aiuto dei volontari, ho messo tutto a posto. Qualche settimana fa», continua il gestore, «il Comune mi ha detto di prepararmi al trasloco al bocciodromo vicino al parco giochi di Falcade. Inizio a smontare le casette e intanto arriva la neve: avevo sette coppie in cova e le femmine hanno finito per abbandonare le uova».
Ma il trasloco non si farà.
«Qualche giorno fa», aggiunge Kelemina, «mi dicono che devo rimanere a Caviola, perché pare abbiano avuto problemi con quelli che d’estate giocano al bocciodromo. Adesso procederò a sistemare i tetti delle casette e a consolidarle. Ma dopo l’autunno? Volevo aprire il 15 maggio, invece lo farò il 15 giugno, perdendo la possibilità di avere scolaresche».
Dal Comune intanto arriva la conferma della provvisorietà della sistemazione, ma anche quella dell’impegno a risolvere subito la questione.
«Già l’anno scorso», spiega il sindaco Michele Costa, «avevamo in animo di trovare una soluzione diversa per l’inverno. Poi, considerato che durante l’estate ci saranno dei cantieri al parco giochi di Falcade, avevamo pensato di portare lì, sotto il bocciodromo, i rapaci, per arricchire l’offerta turistica del sito. Nel momento in cui, però, è stato messo in evidenza che la mancanza del bocciodromo sarebbe stato un problema per il turismo, abbiamo deciso di tenere la “Casa delle civette” a Caviola, consapevoli che sarà una soluzione temporanea per l’estate e che nelle prossime settimane lavoreremo per trovarne una definitiva».
Kelemina, intanto, guarda all’immediato futuro.
«La scorsa estate», dice, « è andata discretamente bene. C’è da dire che a livello pubblicitario non ho avuto grandi sostegni. A Corvara, dove ho lavorato tre anni, il supporto che mi arrivava dall’azienda di soggiorno non era affatto indifferente». —
G.San.
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