La casa tira ancora: boom degli affitti e tornano a crescere le compravendite

Fiaip e Fimaa: bene il capoluogo, dove va di moda il centro Le richieste privilegiano appartamenti usati e grandi

belluno

Crescono le compravendite immobiliari in provincia anche grazie ai prezzi bloccati da almeno un anno. Questi sono i dati dell’Osservatorio immobiliare (Omi). Ma se la ripresa c’è, si è ben lontani dai tempi d’oro. A tirare di più sono le locazioni, come confermano gli agenti immobiliari: «Negli ultimi mesi», sottolineano all’unisono, «abbiamo affittato tutto quanto si poteva».



«Nell’ultimo anno il mercato delle compravendite è aumentato del 10%», precisa Giuliano Dal Magro, presidente della Fiaip (Federazione italiana degli agenti immobiliari). «E questo grazie ai prezzi praticamente fissi degli ultimi due anni». Nel capoluogo, secondo i dati dell’Osservatorio, sono oltre 700 gli annunci di appartamenti in vendita (il 20% di tutta la provincia) e mediamente il prezzo richiesto per un appartamento in vendita, è pari a 1.150 €/m² , circa il 33% in meno rispetto alla media regionale. Secondo i dati ufficiali dell’Omi, i prezzi per un appartamento in vendita vanno da 800 €/m² a 1.650 €.



Si abbassa l’età media dei clienti interessati all’acquisto di un immobile (35 anni), «e questo significa che le banche hanno ripreso ad erogare mutui o che i genitori aiutano i figli», dice Dal Magro. «L’alloggio-tipo richiesto è un appartamento usato, di 110-120 m², con 2-3 camere. Sempre più richieste arrivano anche per alloggi con giardino», aggiunge Marilisa Michieletto, presidente della Fimaa (Federazione degli agenti immobiliari) di Confcommercio. «Mentre i bellunesi chiedono l’ascensore, gli stranieri cercano alloggi modesti a prezzi contenuti», prosegue Michieletto. Pochi gli sconti applicati sul prezzo, «visto che la stima dell’immobile segue il prezzo di mercato».



Sia Fiaip che Fimaa confermano un rinnovato interesse per il centro storico di Belluno «anche per la praticità di muoversi a piedi», precisa Dal Magro. Ma i bellunesi per vivere privilegiano anche le zone di Agordo, Sedico, Limana, Ponte nelle Alpi. «In stallo Longarone, mentre nella parte alta il mercato è abbastanza tranquillo». In netta regressione, invece, l’area del Nevegal «malgrado i prezzi buoni».



La Fiaip rileva anche il notevole boom registrato dagli affitti brevi, dai 2 ai 30 giorni, soprattutto in un’area turistica come quella bellunese. «Ad usufruirne sono le persone che possiedono diversi immobili ma che non riescono a vendere. E in questo modo hanno trovato una valida alternativa». Le previsioni sul comparto restano comunque incerte per il resto dell’anno: «Molti stanno alla finestra per vedere cosa farà il governo. Speriamo che vengano mantenuti gli incentivi alle ristrutturazioni per far muovere il settore», conclude Michieletto. —





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