La Castello cresce, c’è la Bottega Dolomitica
PEDAVENA. L’orgoglio di un paese, il vanto di un’impresa. La nuova Bottega Dolomitica, inaugurata ieri sera alle pendici della fabbrica di Birra Castello, è solo l’ultimo dei tasselli rimessi a posto dall’azienda friulana, che 10 anni fa ha deciso di investire sullo stabilimento, al contrario di chi, in passato, lo ha abbandonato al proprio destino.
Tanta riconoscenza anche nelle parole di chi, ieri, è voluto intervenire per salutare il nuovo negozio con servizio ristoro annesso. «Prima la fabbrica era subordinata alle idee altrui, ma oggi siamo riusciti a introdurre anche una nostra gamma di prodotti “Dolomiti”, ripartendo anche dai nostri errori», non nasconde l’entusiasmo Febo Leondini, consigliere delegato e figlio di Giovanni, lo storico presidente del marchio che non senza rischi, assieme a Eliano Verardo, decise di gettarsi in quest’avventura tutta bellunese. «Abbiamo incontrato problemi e difficoltà, ma ci hanno fatto crescere e permesso di rendere così bella questa azienda. Guardiamo impazienti al futuro».
Il presidente Paolo Trussoni sottolinea che «nonostante lo scenario, siamo cresciuti e diventati player nazionali in un mercato mondiale affermato. Vogliamo stabilire un legame ancora più forte con l’Italia, ma soprattutto con Pedavena e la sua gente. Ringrazio i collaboratori e i dipendenti della fabbrica: hanno reso realtà i nostri sogni».
Lionello Gorza, gestore dell’adiacente birreria, parla della Bottega come «un luogo dove si venderà di tutto, non solo birra, ma anche bovis (che fino al 1984 veniva prodotto proprio nello stabilimento pedavenese, ndr), i bicchieri e i gadget dei due marchi, Pedavena e Castello».
Prima della benedizione e del taglio del nastro, don Ivano ha voluto ricordare don Aldo Barbon, storico parroco di Pedavena e uno dei maggiori attivisti per la salvaguardia della fabbrica di birra. (f.v.)
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