La Caveja, una piadineria in centro

Ha aperto in via XXX Aprile dove c’era il bar all’Organo. È il nono ristorante della catena di Mirco Coco

BELLUNO . Una nuova vita per il bar all’Organo e una nuova possibilità di lavoro per i giovani. Lo storico locale del centro ha cambiato look, diventando il pied-à-terre bellunese de “La Caveja”, catena di piadinerie di proprietà e in franchising specializzate nella preparazione del tipico piatto veloce emiliano.

Il nuovo locale di via XXX aprile, in pieno centro storico, apre ufficialmente in questi giorni e a gestirlo sarà Mirco Coco, che con quello di Belluno arriva a quota nove ristoranti di proprietà, il quarto in Veneto dopo Vicenza, Monselice e Treviso.

Coco, che ammette di essersi innamorato della nostra provincia, ha seguito personalmente i lavori di restauro all’interno dello storico bar: «Appena ho visto Belluno ho subito riconosciuto una bella città, con un centro storico curato e perfetto per ospitare uno dei nostri ristoranti. Dall’affitto del locale ai lavori di ristrutturazione tutto è andato avanti senza intoppi, rispettando i tempi di consegna. Non dovrebbero esserci ulteriori ostacoli in vista dell’apertura ufficiale».

La gestione del locale, in un primo momento, sarà affidata ad alcuni lavoratori “supplenti” provenienti da altri ristoranti di Trieste, Vicenza e Treviso dello stesso marchio «ma», conferma il responsabile comunicazione della catena, Giovanni Conte, «contiamo di cominciare in tempi molto stretti la selezione per il nuovo personale, tutto locale, della piadineria».

Si tratta di coprire due o tre posizioni per turno all’interno del ristorante, in base al flusso di clientela che si registrerà nei primi tempi. «La filosofia del marchio è di allontanarsi dall’idea di un franchising freddo, cercando di integrarsi il più possibile con il territorio e diventare il luogo ideale per la pausa di tutti i giorni e un ritrovo tra amici, per questo puntiamo sul personale del luogo».

Un altro aspetto che verrà definito in base alla clientela che si vedrà entrare e uscire dal ristorante sono gli orari di apertura: «Ci sono città nelle quali teniamo aperto anche 23 ore al giorno, chiudendo solo per le pulizie e altre dove si punta molto sull’”aperipiada”, un aperitivo con tanti pezzetti di piadina diversi a disposizione. L’idea di fondo è di rimanere aperti dalla mattina a notte fonda, così da soddisfare tutti: dai mattinieri ai nottambuli».

“La Caveja” è una società con 9 ristoranti di proprietà e 63 in franchising, diffusa in tutta Italia. Da un progetto avviato nel 1997, in pochi anni sono nati altri ristoranti e così anche la produzione è cresciuta enormemente, riuscendo a preparare circa 8 milioni di piadine all’anno. Riaperto il bar all’Organo, sempre in via XXX settembre resta da occupare nuovamente i locali lasciati sfitti dalla chiusura delle Antiche scuderie, per i quali sembrano esserci delle offerte ma non si ha ancora notizia di nuove proprietà o di lavori imminenti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi