La Cgil Fp boccia la riforma regionale
BELLUNO. La Cgil medici e veterinari e la Fp Cgil contro la riforma dei servizi veterinari contenuta nel decreto Balduzzi e nel nuovo Piano socio sanitario veneto. Una riforma che prevede che i servizi veterinari delle Usl siano articolati in tre strutture complesse autonome sia sotto il profilo organizzativo che tecnico-funzionale, tributarie di risorse economiche proprie. Previste l’area A di sanità animale con competenze in materia di prevenzione controllo delle malattie infettive tra animali; l’area B che si occupa di ispezioni e controlli nelle varie fasi di produzione e l’area C che provvede ad assicurare il corretto utilizzo dei farmaci zootecnici. A cui si aggiunge anche l’area D di igiene veterinaria urbana che controlla la popolazione canina e felina e lotta contro il randagismo.
I medici rivendicano l’importanza del servizio veterinario che a loro dire «viene svilito da questo nuovo modello organizzativo e che è già stato messo in atto da quasi tutte le aziende sanitarie in modo pedissequo». I sindacati di categoria, quindi, parlano di «grave sottovalutazione delle conseguenze di tali decisioni», definendolo «frutto di una sorta di inspiegabile discriminazione nei confronti dei servizi veterinari».
Inoltre le parti sociali lamentano il fatto di essere state poste davanti al fatto compiuto dalla Regione, senza quindi poter dire nulla in merito. «Se lo si fosse voluto ci sarebbe stato tutto il tempo per un confronto serio e costruttivo».
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