La Cia di Belluno: «Abbattimento selettivo dei lupi, avanti così»
La confederazione degli agricoltori: «All’occorrenza dobbiamo poter utilizzare strumenti di emergenza e di pronto intervento»

«Il controllo del lupo è un’azione prioritaria in termini di programmazione faunistica, anche con strumenti di emergenza e di pronto intervento». Cia Belluno accoglie con favore il declassamento del lupo da specie strettamente protetta a protetta deciso dall’Ue. In attesa dei tempi tecnici di attuazione della misura, la stessa Cia Belluno rilancia l’abbattimento selettivo, «eseguito in primo luogo da personale pubblico o dagli addetti della vigilanza venatoria, oltre che dall’azione ordinaria della caccia selettiva». Fra le altre istanze, come precisa il presidente della Confederazione bellunese, Rio Levis, «occorre formare del personale ausiliario, munito di licenza di caccia». Laddove, nonostante le azioni preventive (non certo le reti antilupo che si sono dimostrate totalmente inefficaci) e i piani di contenimento, «le attività agricole, pure connesse, abbiano subito danni da fauna selvatica, i proprietari e i conduttori dei fondi hanno diritto al risarcimento integrale della perdita effettivamente subita a causa di animali di proprietà dello Stato». A tal riguardo, prosegue, «gli indennizzi devono giungere in tempi rapidi ed essere integrali, comprensivi dei danni diretti e indiretti».
In molte zone l’eccessiva presenza del lupo sta rendendo difficile, se non impossibile, l’allevamento semi brado e la pastorizia, con conseguenti fenomeni di abbandono (si pensi alle aste deserte per l’assegnazione delle malghe) e impatti negativi sull'equilibrio idrogeologico delle Terre Alte. «La legislazione attuale è obsoleta e insufficiente – precisa il presidente – Invitiamo tutte le Istituzioni, a livello locale, provinciale e regionale, a sottoporre la questione al Governo al fine di addivenire ad una profonda revisione di tali politiche». Nello specifico, conclude, «siamo chiamati a modificare la legge 157 del 1992 sulla fauna selvatica; è necessario passare dal concetto di protezione a quello di gestione».
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