La Cisl guarda al futuro e lancia il welfare disegnato sul territorio

BELLUNOUn passo importante verso un welfare territoriale e di qualità, che garantisca maggior potere decisionale ai lavoratori, ma che permetta anche di non far uscire i contributi dal territorio...

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Un passo importante verso un welfare territoriale e di qualità, che garantisca maggior potere decisionale ai lavoratori, ma che permetta anche di non far uscire i contributi dal territorio premiando le aziende e i soggetti locali. La Cisl, assieme alla piattaforma TreCuori e a FormArte, presenta la propria idea di welfare con un convegno aperto a tutti, dagli imprenditori ai lavoratori, ai prestatori di servizi in provincia, che si terrà venerdì alle 9 nella sala polifunzionale di Roa, in zona Malcom, a Longarone.

Si farà il punto sulla proposta e si cercherà la strada più adatta per mettere in pratica questo nuovo sistema di sostegno con interventi importanti di esperti di welfare e l’assessore veneto Elena Donazzan. «Negli ultimi anni si è discusso molto di welfare e molto è cambiato», spiega Rudy Roffarè, segretario Cisl, «quello su cui puntiamo adesso è l’aumento della qualità di questa contrattazione. Il welfare fatto nel territorio, con le aziende del territorio e verso gli operatori locali, non si limita a dare solo un semplice benefit, ma permette di offrire una serie di servizi alle famiglie che con le normali convenzioni spesso non possono essere sfruttati per la realtà stessa del nostro territorio».

Il piano d’innovazione del welfare proposto da Cisl punta a superare l’idea di convenzioni tra grandi marchi, favorendo i piccoli. «Piuttosto che fare una convenzione con un grande store online o con una catena di negozi, palestre o altro, cerchiamo di favorire i negozi bellunesi», continua Roffarè, «è una grande opportunità per tutti e dobbiamo coglierla. Si può fare molto per il territorio, che ha una storia e un’esperienza importante in questo campo, da quando si crearono le prime casse aziendali allo storico accordo Luxottica del 2009, vero esempio per tutti e che vorremmo veder applicato anche in realtà più piccole».

Il beneficio di un sistema più integrato arriva a toccare anche lo Stato: «In questo modo l’aiuto verrà usato per cure mediche, trattamenti, viaggi e attività limitando, così, il peso sulle casse dello Stato», spiega Alberto Fraticelli di TreCuori, la piattaforma che si occupa di mettere in collegamento le varie realtà del territorio con le aziende per potersi convenzionare, «speriamo di poter contare su un numero ampio di aziende».

Si parla, inoltre, di un’implementazione del welfare con una serie di servizi utili alle famiglie: «Si possono organizzare dei servizi ad hoc come attività o campi estivi per i figli mentre i genitori sono al lavoro», spiega Massimo Ferigutti di FormArte, «mettiamo in campo la nostra lunga esperienza e tutti i nostri professionisti sia per aiutare le famiglie, che per formare il personale delle aziende». —





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