La città di Feltre perde un altro padre

Morto a Milano Sisto Dalla Palma, ideatore del Prg e grande uomo di cultura
Sisto Dalla Palma durante il funerale di Felice Dal Sasso
Sisto Dalla Palma durante il funerale di Felice Dal Sasso
FELTRE. Era l'alfiere della cultura feltrina in Italia, il suo più illustre rappresentante. Insieme a Felice Dal Sasso, scomparso poco meno di un anno fa, e a Don Giulio - che dei due era il consigliere spirituale - Sisto Dalla Palma, era l'emblema della vecchia «feltrinità». E' morto a Milano, in ospedale, per una complicazione polmonare, conseguenza di una banale bronchite. Ma quello che i bollettini medici non dicono, lo raccontano le persone che gli erano vicine: da quando aveva perso sua moglie, poco meno di un anno fa, Sisto Dalla Palma non era più lui. Troppo grande, quel dolore. Così grande che l'aveva portato a diradare perfino le visite a Feltre, dove aveva ancora una casa in via Paradiso. A dare la notizia è stato uno dei suoi cinque figli, con una telefonata a Sisto Belli, amico e compagno di tante battaglie politiche. Proprio la politica è stato il grande amore di Dalla Palma, insieme alla cultura. E' lunghissimo e difficile da riportare l'elenco di incarichi, ruoli pubblici, nomine, premi e riconoscimenti vari - oltre che di libri - del settantottenne feltrino, figlio di Modesto, storico primario di medicina del Santa Maria del Prato. Docente di storia del teatro a Milano, Pavia, Lucca e Padova, fondatore e presidente del Centro di ricerca teatrale, segretario generale della Biennale - solo per citare gli incarichi più prestigiosi - Dalla Palma è stato parallelamente, soprattutto negli anni'60, amministratore comunale democristiano: prima assessore all'urbanistica e alla programmazione econimica - e insieme a Giorgio Luciani ideatore di quel piano regolatore generale nato nel 1963 e che, dopo l'adozione nel 1975, è rimasto in vigore fino a quattro anni fa - poi consigliere comunale con il Gaip, il gruppo autonomo di iniziativa politica che aveva preso le distanze dalla Dc, in segno di disaccordo per una candidatura alle elezioni. Faceva parte della sinistra democristiana, la parte più battagliera. Formatosi nell'azione cattolica e nelle Acli, aveva conosciuto da giovanissimo Felice Dal Sasso, suo compagno al collegio dei padri Cavanis, dove entrambi avevano fatto il liceo classico (1948-49). E con Dal Sasso aveva condiviso una buona parte della sua esperienza politica, interrotta nei primi anni'70. Allora Dalla Palma, già radicato a Milano, aveva cominciato a diradare le sue visite in città, pur mantenendo forti legami con i suoi amici di sempre e con Don Giulio Perotto. Premiato per la sua attività dalla Famiglia feltrina, spesso chiamato come relatore per la presentazione di libri e di iniziative legate al teatro, a Feltre era tornato anche di recente. Ma il ricordo più fresco lo riporta in duomo, nel giorno del funerale di Dal Sasso, quando rievocò non gli anni della politica, ma quelli spensierati degli studi. Il funerale sarà celebrato domani alle 9 a Milano, nel pomeriggio (14.30) la salma sarà in cattedrale a Feltre per un momento di preghiera. Poi sarà sepolto a Enego, città della sua famiglia.

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