La Cm si prepara al rinnovo di giunta con una ricca dote

Entro un mese il presidente a cui toccherà la riforma Giorgio De Bona spiega cosa lascia al suo successore
- Il presidente della Cm Giorgio De Bona
- Il presidente della Cm Giorgio De Bona

BELLUNO. Ci vorrà circa un mese prima di procedere al rinnovo del consiglio della Comunità montana Belluno-Ponte nelle Alpi. La nuova amministrazione del capoluogo ha eletto i consiglieri da mandare in via Feltre il 28 giugno, ma la procedura richiede tempo. Il Comune deve ancora inviare alla Cm la comunicazione con i nomi rappresentanti, poi partono i 30 giorni per la convocazione del consiglio, nel quale verrà eletto anche il nuovo presidente, attraverso una mozione dove dovrebbe essere contenuto anche il nome dei due assessori.

I futuri consiglieri sono Orlando Dal Farra (accreditato come probabile presidente), Francesco Masut, Silvano Serafini e Andrea Cervo per la maggioranza e Mirco Costa e Andrea Lanari per la minoranza. I sei andranno a sostituire Giorgio De Bona, Giovanni Fontana, Marco Garibaldi, Francesco Pingitore, Marco Perale e Avio Balcon; mentre restano in Cm i consiglieri di Ponte nelle Alpi Massimiliano Salvagno, Giuseppe Trevisiol, Monica Camuffo ed Enrico De Bona. Questi due sono anche assessori al fianco di Giorgio De Bona, presidente uscente.

«Saranno i due sindaci a mettersi d’accordo sulla prossima giunta», dice De Bona spiegando lo “spirito” dell’ente di secondo grado. «Non abbiamo ancora ricevuto i nomi di Belluno, ma appena saranno ufficiali li chiameremo per trovare una data che permetta a tutti di essere presenti al consiglio, l’elezione del presidente è un momento importante».

Il cerimoniale, però, si consumerà alla vigilia della dissolvenza dell’ente. «La Regione ne ha combinate di cotte e di crude», dice De Bona riferendosi all’altalena legislativa che ha visto le Cm uccise e resuscitate più volte negli ultimi anni: «L’ultima non ci tocca, perché non facciamo servizi associati. Questa Cm si occupa di manutenzioni del territorio e di supporto tecnico ai due Comuni. Spero che il prossimo presidente si occupi dell’Unione dei Comuni. Sarà uno strumento tecnico di gestione amministrativa che esce dalla categoria degli enti politici». La Cm Belluno Ponte dunque: «Può anche sparire», aggiunge De Bona, «ma entro fine anno avrà la capacità finanziaria di mantenersi da sola (dipendenti compresi), grazie a un notevolissimo capitale finanziaria». A giorni, dopo l’approvazione del bilancio dell’11 «a me piace lasciare le cose in ordine», partiranno alcuni appalti, tra i quali quello per installare la turbina attesa da 19 anni in Valclusa: 2,2 milioni di kW/h. La turbina si aggiungerà al ricco capitale comunitario che comprende: l’acquedotto del Rio de’ Frari e le sue strutture accessorie, dove è stata scoperta e autorizzata all’uso un’acqua minerale che nasce nel Parco (preventivo per lo stabilimento 8,2 milioni); l’impianto di Pian Longhi e l’acquedotto dalla Valclusa a Valdobbiadene compresi i terreni. Il bilancio è dimagrito, a causa del milione e 300 mila euro di crediti da Bim Gsp, soldi che difficilmente rientreranno:«Ho fatto di tutto, ma è dura recuperarli. La Cm ha un patrimonio che va salvato. Io ho fatto la mia parte, ora è giusto che avvenga il cambio».

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