La commissione scarica Meneguz
Sei consiglieri pronti a votare contro il presidente fedelissimo del sindaco
Il presidente Primo Meneguz
FELTRE.
Convocata, rinviata, congelata, riconvocata e infine cancellata. La commissione urbanistica sul piano Altanon è rimasta in ballo per tre giorni e alla fine è stata rimandata a fine mese. Ma una volta chiuso il sipario, sei consiglieri sono pronti a sfiduciare il presidente.
Per Primo Meneguz, pidiellino, non saranno ferie tranquille. Già più volte al centro di contestazioni, il consigliere fedelissimo di Vaccari potrebbe essere arrivato al capolinea della sua esperienza come presidente della commissione urbanistica.
Quattro consiglieri dell'opposizione più Gino Piolo di Feltre verso l'Europa e il leghista Nunzio Gorza, sono pronti a rititargli la fiducia nella prossima seduta. L'annuncio è arrivato ieri mattina, al termine dell'ultimo vorticoso giro di email che ha sancito il rinvio della riunione, prevista per il pomeriggio. Assente Vaccari, che parte per il Belgio e poi per le ferie in Canada, e assente anche l'assessore Moretta, colpito da un lutto familiare, Meneguz aveva comunque convocato la commissione, stralciando dall'ordine del giorno il piano Altanon.
Ma alla fine si è dovuto arrendere, perché due terzi dei consiglieri si erano ormai stancati del valzer di convocazioni, anticipi e rinvii degli ultimi tre giorni. Tra i più infastiditi c'è proprio Gorza, al quale Meneguz - che sulla questione dovrà come minimo una spiegazione - aveva attribuito la volontà di delegare il voto al compagno di partito Prigol. Dopo aver smentito Meneguz, Gorza ha insistito perché la riunione si facesse comunque, ieri pomeriggio, come previsto inizialmente. Ma alla fine anche lui ha preso atto che senza sindaco e senza assessore non avrebbe avuto molto senso.
Ma anche Piolo non ha preso tanto bene il teatrino della settimana, anche perché è stato fra i primi a sottolineare che non c'era urgenza di riunirsi a pochi giorni dal ferragosto senza i ranghi completi. Dall'opposizione sono pronti a far partire l'attacco. La presidenza di Meneguz - si contesta dal centrosinistra - ha tolto autonomia alla commissione. E il tentativo di anticipo della riunione a mercoledì, in ossequio all'indisponibilità di Vaccari, lo dimostrerebbe. Ma al pidiellino si contesta anche il fatto che ormai da mesi tutte le decisioni della commissione sono sottoposte ad emendamenti da parte del sindaco quando approdano in consiglio comunale. E Meneguz, manco a dirlo, è sempre pronto a schierarsi dalla parte di Vaccari. La resa dei conti è fissata per fine mese. Con o senza il voto di Gorza, Meneguz non ha più la maggioranza della commissione dalla sua. E il suo "licenziamento" sarebbe l'ennesimo duro colpo anche per Vaccari.
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