La Commissione Via in sopralluogo per valutare le varianti all’Alemagna
CORTINA. Nessuno stop alle Varianti lungo l’Alemagna. La Commissione Via ha preso atto che ci sono dei problemi di inserimento paesaggistico da affrontare, ma lo farà in tempi brevi, con dei sopralluoghi a Cortina, San Vito, Valle di Cadore e Tai, per verificare la migliore integrazione possibile tra le opere ed il contesto ambientale. Poi, fra 20 giorni – non, quindi, fra chissà quanto tempo –di nuovo in seduta a Roma. È il risultato della riunione di ieri pomeriggio presso il Ministero dell’Ambiente con i referenti del Gruppo istruttore della Commissione di Valutazione dell’impatto ambientale, integrato con il rappresentante regionale e con la partecipazione dei referenti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. . Sono stati esaminati – dopo le ultime rielaborazioni ed i materiali raccolti sul territorio, compreso l’ultimo vertice dell’Anas a Cortina – i progetti delle varianti ai centri abitati di Tai di Cadore, Valle di Cadore, San Vito e Cortina previsti dal Piano Straordinario per l’accessibilità a Cortina 2021. Nel corso della riunione Anas e la struttura del Commissario hanno illustrato che cosa si intende fare ai piedi delle Dolomiti, come circonvallazioni dei centri abitati. Ovviamente i tecnici hanno affrontato le principali tematiche progettuali ritenute di maggior interesse ai fini dell’inserimento paesaggistico e ambientale delle opere.
«È stata condivisa – fa sapere chi vi ha partecipato – l’opportunità di effettuare sopralluoghi in loco, al fine di prendere concreta visione dei luoghi e del contesto territoriale destinati ad accogliere le infrastrutture». Ma, nel complesso, si è trattato di “un incontro proficuo” ed è stato previsto un nuovo aggiornamento “tra circa venti giorni”. Tempi rapidi, quindi, per completare la procedura in modo da poter partire con i lavori il prossimo anno, non essendoci più le condizioni temporali per poter concludere entro il febbraio 2021, quando ci saranno i Mondiali a Cortina.
Le varianti, discusse per lungo tempo, hanno trovato il consenso necessario nei territori, anche se persiste qualche contrarietà. Le difficoltà maggiori sono a Tai di Cadore. «Difficoltà, però – precisa il sindaco Giuseppe Casagrande – fino a un certo punto, perché l’Anas ha già risposto positivamente ad alcune istanze del territorio. Resta un tema, quello dell’ingresso della galleria, di cui abbiamo chiesto il trasferimento più a sud del Bar Bianco e non proprio sotto le case che insistono sopra. Mi pare che l’Anas si sia resa disponibile quanto meno a verificare le condizioni dell’ alternativa».
Per gli altri problemi sul tappeto, le soluzioni sono già state definite, a cominciare dall’acquisto della colonia alpina di Montagnana da parte della stessa Anas, che provvederà poi all’abbattimento. Analoga disponibilità si è palesata per il sistema delle rotatorie, con possibilità di svoltare per Calalzo prima della galleria. Particolari difficoltà non risulterebbero neppure a Valle di Cadore, dopo che sono state recepite tutta una serie di indicazioni.
Per quanto riguarda San Vito di Cadore, il sindaco Franco De Bon anticipa che “la corsa dovrebbe essere ormai in discesa”, dopo che si è deciso, per motivi paesaggistici, di sostituire le cosiddette terre armate con le meno impattanti dune, fra l’altro restituendo dei terreni alle proprietà. «A Cortina? L’unico problema è quello di far presto», taglia corto il sindaco Gianpietro Ghedina. —
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