La comunità Dumia amplia i suoi spazi

FELTRE. È arrivata al grezzo la parte di ampliamento della comunità terapeutica Dumia. Il progetto è quello di anni fa, che consisteva nella messa in sicurezza della porzione di edificio esistente, con la scala a norma, l’ascensore e alcuni locali di servizio, secondo quanto imposto dalla normativa. Ma con i fondi accantonati si è fatto crescere anche il corpo nuovo, realizzato fuori terra e consegnato come contenitore. E in autunno si comincerà a lavorare negli interni per ricavare cinque camere in più, tre servizi igienici e altri locali di servizio.
L’anno scorso la cooperativa, presieduta da Jacopo Polli, ha ottenuto l’agibilità per quanto riguarda la messa in sicurezza della parte vecchia e con la concessione edilizia ha dato il via ai lavori di ampliamento. «Un ampliamento che pur tenendo conto della situazione di cambiamento sociale e del “progetto esodo” legato all’accoglienza dei profughi, è prioritariamente finalizzato ad ulteriori posti letto destinati all’utenza classica», dice il presidente Jacopo Polli, ossia all’accoglienza e alla cura psicoterapica di giovani tossicodipendenti in doppia diagnosi, per i quali la droga è solo l’effetto di una causa psichiatrica a monte. Cosa che fa di questo centro una specificità a livello locale. (l.m.)
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