La Confcommercio preoccupata per il Comelico: «Rischio Sappada»

«Gli organismi centrali latitano e non danno risposte sui pareri per le varianti urbanistiche che permetterebbero  di fare gli impianti di sci» 

Il collegamento sciistico tra Comelico e Pusteria continua a far discutere. Sul tema interviene ora la Confcommercio con una nota in cui sottolinea «la preoccupazione per il continuo arenarsi delle pratiche relative alle varianti urbanistiche che permetterebbero la realizzazione del collegamento scioviario tra la Val Pusteria e il Comelico».. «Da anni la nostra associazione ha mosso ogni sorta di pedina affinché fosse possibile dare avvio ad uno sbocco turistico in grado di dare nuova vitalità a questa valle», afferma il presidente di Confcommercio, Paolo Doglioni.

«Oggi notiamo con amarezza che gli organismi centrali preposti a fornire i pareri necessari latitano, nascondendosi dietro una pericolosa burocrazia che rischia di concorrere alla accelerazione della lenta agonia del sistema economico locale e, di conseguenza, allo spopolamento dei nostri paesi. C’è il concreto rischio che uno scenario di questo tipo possa portare ad un secondo “fenomeno Sappada”. Non è dunque un giorno fausto per il Comelico e comunque per tutta la provincia di Belluno, in quanto questo sistema di sabbie mobili non rende possibile sperare ad un futuro migliore per la nostra economia».

Conclude il presidente Doglioni: «È estremamente importante che la vicenda venga esaminata al netto di pregiudizi di carattere ideologico. Tutti noi, imprenditori, lavoratori, amministratori siamo assolutamente sensibili ed attenti alla sostenibilità ambientale e sociale delle opere sul territorio e siamo convinti che l’ambiente sia la materia prima del nostro modo di fare turismo. Questo però non ci deve dissuadere dal dotarci delle strutture necessarie per la sostenibilità anche economica delle nostre terre. Ciò avviene studiando soluzioni all’avanguardia e capaci di inserirsi al meglio nel contesto territoriale». —
 

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