La corsa alla ricandidatura

Sondaggi, cene e cacciatori di teste per un Prade bis
La sede del Comune, Palazzo Rosso
La sede del Comune, Palazzo Rosso
BELLUNO.
Riunioni semi segrete, sondaggi e affannosa ricerca di fedelissimi. Mentre la bufera si fa sempre più impetuosa, Antonio Prade non si lascia intimorire e lavora già da tempo per favorire la sua ricandidatura a sindaco di Belluno. Le elezioni saranno in primavera, ma ancora nulla è certo.
L'intenzione di Prade è quella di ricandidarsi, qualsiasi cosa accada e il primo obiettivo, perseguito ormai da mesi, è quello di costruire una lista civica dove riunire personalità cittadine a lui vicine, ma non formalmente schierate con uno dei partiti di centrodestra. Ogni lunedì del mese, già da tempo, Prade e gli uomini a lui più fedeli hanno dato appuntamento ad alcune persone in un noto ristorante della città, per spiegare quanto fatto in questi quattro anni e mezzo di mandato e per iniziare a stendere un canovaccio di programma elettorale che possa incotrare l'interesse dei soggetti coinvolti.  Al momento il gruppo non è ancora tutto convinto, nè molto numeroso, ma va detto che l'anno prossimo potrebbero esserci liste corte, se non cortissime, visto che il taglio ai consiglieri comunali potrebbe essere talmente drastico da ridurli a 20 o a 16.


Al momento (fino a quando la manovra del governo non sarà definitiva) una prima riduzione è già stata fatta e a Palazzo Rosso dovrebbero andare 32 consiglieri al posto dei 40 attuali.  Senza un centrodestra compatto alle spalle, però, vincere sarebbe davvero difficile e quindi Prade deve convincere Pdl e Lega a rinnovargli il sostegno. Per ora, tuttavia, nessuno dei due partiti si è sbilanciato e perfino il Pdl nei suoi massimi vertici ha ancora sciolto le riserve. Per quanto il capogruppo Lorenzo Bortoluzzi parli di «ricandidatura fisiologica», infatti, il coordinatore provinciale Maurizio Paniz non è mai stato così esplicito e, anche negli incontri più recenti del direttivo, ha spiegato di voler lasciare la decisione al partito. 


Non si capisce bene cosa significhi, nè chi e come, nella pratica, dovrà prendere questa decisione, ma si sa che la posizione ufficiale del Pdl arriverà in autunno. Prade quindi sta cercando di costruire un'alleanza all'interno del suo partito, con l'aiuto di alcuni consiglieri che stanno testando i nomi in grado di garantire affidabilità e stabilità.  Poi c'è la Lega Nord che, almeno per quanto riguarda la sezione cittadina, sembra avere meno dubbi del Pdl, ma il Carroccio ha già abituto i bellunesi a colpi di scena. Infine, nella coalizione si cerca di far entrare anche l'Udc e il gruppo di Maria Cristina Zoleo, con la quale i contatti sono frequenti (e fruttuosi, visto quello che è successo in consiglio comunale in più di un'occasione) già da tempo.  Ai possibili alleati Prade porterà i sondaggi che vengono commissionati con il passare dei mesi, per dimostrare che, nonostante il gran vociar, il gradimento del sindaco tiene.

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