La Corte costituzionale “boccia” la variante Bardies-Lentiai

Battaglia vinta dal comitato di cittadini contrario alla strada aperta ormai da cinque anni Illegittima la legge regionale che ha esentato l’opera dalla Valutazione di impatto ambientale
Aperta la variante bardies lentiai
Aperta la variante bardies lentiai

MEL . La variante Bardies - Lentiai è “illegittima”: il progetto doveva passare per la Valutazione di impatto ambientale, come chiesto con insistenza dal comitato di cittadini della zona, che a distanza ormai di cinque anni dall’inaugurazione dell’arteria si è visto dare ragione. E la norma regionale a cui si appellò all’epoca per saltare il passaggio per la Via è incostituzionale.

La sentenza l’ha emessa la Corte costituzionale, con una decisione presa ancora il 4 luglio scorso e che ieri è stata depositata per la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Una decisione pesante – uno dei rarissimi pronunciamenti della Corte costituzionale riguardanti la provincia di Belluno – salutata con soddisfazione dall’avvocato Pierluigi Cesa, il legale zumellese che ha accompagnato la battaglia del comitato di cittadini impegnati fin dal 2007, dieci anni fa, a contestare un’opera considerata troppo impattante e che andava ad incidere sia sulla qualità dell’ambiente sia sull’economia del centro di Lentiai.

«Cittadini che avevano la casa in campagna e se la sono trovata con un muraglione davanti», spiega Cesa, «cittadini che avevano investito su una attività in centro e che si sono trovati senza più il passaggio. La strada ora c’è ma alla fine i risultati li vediamo tutti: la Bardies-Lentiai ha portato via traffico da una strada nazionale, quella della Destra Piave, portandolo in Sinistra Piave sulla Sp 1 scaricandola sulla parte bassa di Mel, senza una valutazione preventiva del rapporto tra i costi e i benefici».

Sul piano tecnico, a chiamare in causa la Corte costituzionale è stato il Consiglio di Stato, in sede di discussione dell’appello presentato dai cittadini – una quindicina quelli coinvolti – contro la sentenza del Tar che inizialmente aveva dato ragione alla Regione e a Veneto Strade.

Sotto la lente dei giudici costituzionali è finito un passaggio della legge regionale 10 del 1999 che esenta dal passaggio in Valutazione di impatto ambientale le strade extraurbane sotto i 5 chilometri di lunghezza.

La variante Bardies-Lentiai, con i suoi 3,3 chilometri, secondo la legge regionale dunque veniva esentata dalla Via.

Una scelta contestata con forza dal comitato di cittadini, sostenuto dal collegio legale composto da Pierluigi Cesa e dal collega rodigino Matteo Ceruti, proprio per la mancanza di un controllo preventivo dell’impatto che la strada avrebbe avuto sull’ambiente della Valbelluna.

E la Corte costituzionale, esaminando la legge regionale, ha accolto le obiezioni dei cittadini, bocciando la parte della legge veneta che esenta dalla Via le strade sotto i 5 km.

Sancendo il principio che, su una materia importante come quella dell’ambiente, gli standard di tutela fissati dallo Stato hanno un peso superiore a quelli delle Regioni. E aprendo la strada, ora che la questione tornerà al Consiglio di Stato, alla richiesta di risarcimenti.

 

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