La crisi manda in rosso il bilancio delle Regole d'Ampezzo

È di quasi 350mila euro il “buco” che l’assemblea di domenica dovrà approvare Pesa il drastico calo degli introiti della ricomposizione ambientale di Acquabona
Servizio n.43901: 22 Giugno 2010 - ca' d'oro - VENEZIA (Venezia) - mostra carabinieri nucleo tutela patrimonio - VENEZIA 22.06.2010.FOTOATTUALITA'. CA' D'ORO. VITTORIO SGARBI ALLA CA' D'ORO. - - - fotoattualita
Servizio n.43901: 22 Giugno 2010 - ca' d'oro - VENEZIA (Venezia) - mostra carabinieri nucleo tutela patrimonio - VENEZIA 22.06.2010.FOTOATTUALITA'. CA' D'ORO. VITTORIO SGARBI ALLA CA' D'ORO. - - - fotoattualita

CORTINA. E' stato chiuso con un disavanzo di 342.578 euro il bilancio 2014 delle Regole d'Ampezzo.

I conti saranno presentati domenica nel corso dell'assemblea annuale dell'antico ente, presieduto da Gianfrancesco Demenego, che è convocata per le 16.30 all'Alexander Girardi. La documentazione inerente il bilancio e gli altri punti all'ordine del giorno dell'assemblea è comunque già stata inviata a casa di tutti i regolieri. La crisi edilizia ha inciso anche sul bilancio regoliero. A fronte di 3 milioni 422.646 euro di ricavi, ci sono stati infatti costi per 3 milioni 765.224 euro. A dimezzare il disavanzo reale sono intervenute entrate e sopravvenienze straordinarie per 357.174 euro, che hanno mitigato in parte la forte riduzione degli introiti dell'ente.

Ha pesato sui conti soprattutto il drastico ridimensionamento dei proventi della ricomposizione ambientale di Acquabona. L'impianto è stato ricavato dalle Regole dalla vecchia frana, sulla sponda sinistra del torrente Boite, e nello scorso anno ha visto diminuite drasticamente le entrate. Dal deposito di terra e roccia da scavo e vendita ghiaia c'è stato un ricavo complessivo di 463.621 euro; nel 2013 si era invece introitato un milione 238.135 euro.

«La riduzione dei proventi è un effetto della contrazione generale dell'economia locale: a fronte di un calo del settore edilizio c'è stato un minore conferimento ad Acquabona», spiega la deputazione regoliera nella comunicazione inviata a tutti i consorti, «verso la fine dell'anno, in previsione di questo fenomeno, le Regole hanno rallentato la loro attività di investimento sul territorio, ma molti lavori erano già in corso d'opera e andavano pertanto completati».

Tra i ricavi, scende anche quello inerente la vendita di legname e di prodotti della foresta che nel 2014 chiude a 242.215 euro rispetto ai 349.644 dell'anno precedente.

Aumentano invece i contributi per la gestione del territorio, che nel 2014 sono stati di 164.512 euro rispetto ai 61.411 del 2013. Dalle affittanze, inoltre, le Regole hanno introitato 882.482 euro.

Domenica pomeriggio i regolieri, dopo aver approvato il bilancio, potranno anche ascoltare la relazione dettagliata in merito alle opere realizzate nel 2014 e il piano per quelle da fare nel 2015.

Nella riunione sarà parzialmente rinnovata anche la deputazione, per quattro degli undici membri. I candidati fra i quali si potranno eleggere quattro nuovi deputati sono: Andrea Alverà, Gino Bellodis, Luigi Demenego, Luca Dimai, Giovanni Gaspari, Giulia Girardi, Marco Lacedelli, Alessandro Menardi, Mauro Menardi, Carlo Pompanin e Silvano Valleferro.

Si esaminerà poi il progetto di una centralina idroelettrica sul Ru d'Ortié presentato da En&En; si valuterà poi il progetto realizzato dall'Ista che prevede una nuova pista da sci a Pian de i Menis. A chiudere l'assemblea sarà quindi il presidente Demenego, che presenterà una relazione su alcuni temi importanti. Prima del congedo ci sarà la consueta estrazione di alcune consegne di legna gratuite che verranno portate a domicilio dei regolieri estratti.

Alessandra Segafreddo

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi