La Croce Verde rinuncia alla convenzione con l’Usl
Falcade, il calo di volontari disponibili costringe il vertice a disdire l’accordo Il presidente Murer: «Senza equipaggio per la reperibilità rischio l’imputazione»

FALCADE. «Senza volontari non possiamo più garantire il servizio di reperibilità 24 ore su 24».
Lo dice il presidente della Croce Verde Val Biois, Stefano Murer, dopo che il 30 settembre ha disdetto la convenzione sottoscritta due anni fa con l’Usl. In Valle del Biois, dunque, il problema dell’arruolamento di nuovi volontari sembra irrisolvibile se ti tiene conto che le stesse parole Murer le aveva usate a fine giugno 2015 e nel maggio 2016 aveva ribadito come la coperta per coprire tutti i turni fosse ancora troppo corta.
Nei mesi successivi non si è affatto allungata, tanto che Murer ha scritto a tutti i soci per esprimere la criticità del momento. «Avete tutti presente la difficoltà per la copertura del servizio di reperibilità H24 in convenzione con l’Usl 1 Dolomiti – ha detto – vedete i turni e i numerosi vuoti che si sono formati con la perdita e indisponibilità di alcuni volontari; la situazione è molto più grave se analizziamo le disponibilità di qualche volontario a farsi carico di più turni al mese rispetto a qualche anno fa».
«Personalmente – continua Murer – sono attristito di questo fastidioso passo, ovvero dare disdetta alla convenzione con l’Usl sottoscritta il 28 luglio 2015, ma non vedo soluzioni che possano portarvi rimedio, tranne quella che si facciano avanti dei volontari e che si possa formarli, soluzione che in parte, forse, a breve si realizzerà in quanto, dopo lungo tentennare, sembra che l’Usl abbia deciso come formare i nuovi volontari».
In queste condizioni presiedere un’associazione come la Croce Verde diventa difficile. «È sempre più complicato condurre un’associazione in particolare quando c’è di mezzo la salute del tuo prossimo e gli enti locali – dice Murer – numerosi adempimenti burocratici si succedono in continuazione e il loro numero è molto più significativo rispetto a quanto applicato. In data 30 settembre 2017 il consiglio d’amministrazione mi ha autorizzato a disdire la convenzione in essere in quanto la mancanza di copertura dell’equipaggio di servizio di reperibilità 118 causa sul mio capo un’imputazione di “interruzione di pubblico servizio”».
Cosa succederà ora? Murer ha convocato per sabato alle 20.30 alla casa della gioventù di Caviola un incontro con la popolazione per sensibilizzare all’arruolamento di nuovi volontari “pena l’interruzione del servizio di soccorso”. “La missione di chi ha costituito questo lodevole servizio – conclude il presidente della Croce Verde Val Biois – era di aiutare il residente nella valle del Biois ad avere un soccorso più veloce e certo rispetto a quanto le istituzioni siano in grado di fare, ma non riusciamo più a garantire ciò».
Gianni Santomaso
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