La Croce Verde zoldana di nuovo a pieno ritmo

Superata la crisi legata alla scarsità di volontari, il sodalizio si è rimesso in moto effettuando 200 viaggi e mettendo in cantiere l’acquisto di un’ambulanza

VAL DI ZOLDO. La Croce Verde ritorna a lavorare a pieno ritmo dopo tante tribolazioni legate alla scarsità di volontari e, anzi, rilancia acquistando una nuova ambulanza.

Appena un anno fa gli “angeli della strada”, come erano stati definiti, erano calati e la Croce Verde era entrata in crisi perché con l’organico assottigliato non era in grado di essere in azione 24 ore su 24.

Il presidente Rolando Federa non si era perso d’animo. Coadiuvato dal suo consiglio e dal medico Riccardo Mentasti, con numerose assemblee con i cittadini era riuscito a sensibilizzare la popolazione a “rimpolpare” i ranghi dell’associazione con una ventina di volontari.

Ora il nuovo passo in avanti: a primavera verrà acquistata una nuova ambulanza in sostituzione di una delle due in dotazione, arrivata a fine servizio dopo 14 anni di viaggi.

«Il 2016 si era aperto con il segno negativo», racconta Rolando Federa, «perché c’erano grossi problemi non finanziari ma relativi alla mancanza di volontari e ci eravamo ridotti a non poter garantire il servizio 24 ore su 24. Abbiamo subito pensato di fare appelli alla popolazione e siamo riusciti ad “arruolare” numerosi volontari. Con entusiasmo si sono inseriti nel complesso meccanismo dell’assistenza. Siamo anche riusciti, grazie all’opera del dottor Mentasti, a formarli con i corsi abilitanti a prestare il primo soccorso “sul campo”. Oltre al corso base hanno superato l’esame di abilitazione all’uso del defibrillatore. In questo sono stati aiutati dai volontari di vecchia data che si sono prestati a fare da istruttori ai nuovi arrivati. Sono riusciti così a superare i corsi che non sono affatto facili».

Quello del volontario della Croce Verde è un impegno duro, che richiede passione e preparazione ma anche uno sforzo economico da parte dell’associazione per i nuovi entrati. «I costi sono stati notevoli», spiega il presidente, «ma ne è valsa la pena. Solo per le divise a norma, obbligatorie, abbiamo speso circa 12 mila euro. Poi c’è il grosso ammontare dell’assicurazione personale che dobbiamo ancora quantificare».

Intanto l’associazione ha ripreso a pieno ritmo i viaggi in ambulanza. «A fine anno», dice Federa, «sono stati quasi 200, diretti agli ospedali di Belluno e di Agordo». Una attività che incide sul parco macchine, che ora ha bisogno di un ricambio.

«C’è bisogno di un cambio di ambulanza», spiega Federa, «perché una delle due va in pensione dopo 14 anni di onorato servizio. Ci siamo quindi attivati per l’acquisto dalla ditta Ambulant Mobil di Bolzano di una ambulanza perfettamente accessoriata, per una spesa di circa 85 mila euro».

La spesa è significativa ma l’associazione ha fatto i propri conti. « Non ci sono problemi», rassicura Federa, «perché negli anni scorsi abbiamo accantonato delle somme. Inoltre da quest’anno riprende la raccolta delle quote associative che, nel 2016, per ragioni particolari erano state sospese. La quota è di 12 euro ed i soci sono circa 800. Le quote ci hanno sempre dato la possibilità di far fronte a tutte le spese che comporta una tale attività».

Il presidente Federa ricorda poi la possibilità di devolvere il 5 per 1000 a vantaggio dell’associazione. Il codice dell’associazione è: 93014060250.

Mario Agostini

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