«La Cssa andava esclusa dalla gara per il trasporto»

Sedico. Autoservizi Monego ha presentato ricorso al Tar Veneto contestando l’affido del servizio alla cooperativa di Spinea. Il 7 ottobre l’udienza di sospensiva
Di Alessia Forzin

SEDICO. La C.S.S.A. andava esclusa dalla gara di appalto per il trasporto scolastico. Questo sostiene la ditta Autoservizi Monego, che in quella gara è arrivata seconda e che ha trascinato il Comune davanti al Tar chiedendo l'annullamento dell'aggiudicazione del servizio. L'udienza al tribunale amministrativo regionale è già stata fissata: si terrà il 7 ottobre. Si tratta dell'udienza per la sospensiva: in quella sede i giudici decideranno chi, in attesa del pronunciamento definitivo sul ricorso, dovrà svolgere il servizio di trasporto per gli studenti di Sedico.

Al momento a guidare i pulmini sono gli autisti della C.S.S.A, cooperativa di Spinea che ha vinto la gara indetta dal Comune a maggio. L'appalto è provvisorio: vale dal 14 settembre al 23 dicembre. Il Comune aveva avviato la procedura di autotutela, ma alla fine ha deciso di non avvalersi di questo strumento (che le amministrazioni usano quando ravvisano il rischio potenziale di un conflitto). Ha invece indetto una gara informale, alla quale ha partecipato solo la cooperativa di Spinea, per affidare temporaneamente il servizio. La C.S.S.A, dunque, dovrebbe svolgerlo fino al 23 dicembre, a meno che il Tar il 7 ottobre non decida diversamente.

Il ricorso della ditta Autotrasporti Monego si fonda su due questioni. «Contestiamo alcune dichiarazioni rese dalla C.S.S.A.», spiega l'avvocato Stefano Trubian, del foro di Venezia. «Uno dei soggetti che sono stati indicati come aventi potere di intervento nella cooperativa non ha dichiarato di aver avuto in passato una condanna penale. Fatti i controlli è emersa la mancata dichiarazione. A quel punto, ad avviso del mio assistito, la ditta andava esclusa». L'articolo 38, lettera C, del codice degli appalti, prevede che vadano esclusi dalle gare di appalto i soggetti che abbiano subito una condanna. La C.S.S.A. si difende dicendo che quella persona non ha poteri di rappresentanza all'interno della cooperativa.

L'altro punto che Monego contesta riguarda il numero dei dipendenti impiegati dalla cooperativa. «In sede di gara ha dichiarato di non essere soggetta alla normativa disabili, perché impiega meno di quindici dipendenti. Ma a nostro avviso, e in base alle nostre verifiche, ne hanno di più». Insomma, c'è una “x” messa in una casella sbagliata.

Questi due «vizi», prosegue Trubian, «avrebbero dovuto portare all'esclusione della C.S.S.A. dalla partecipazione alla gara». O almeno a revocare l'appalto, con conseguente subentro del secondo classificato (Autoservizi Monego).

Il 7 ottobre, dunque, il Tar Veneto deciderà chi dovrà occuparsi del servizio di trasporto scolastico in attesa della sentenza nel merito. Ma i giudici potrebbero anche decidere di emettere una sentenza breve e di stabilire già in quella sede se Monego ha ragione o torto. La ditta di Santa Giustina è pronta a chiedere un risarcimento al Comune: se i giudici le daranno ragione, anche fra anni, chiederà i danni per il mancato affidamento del servizio per tutto il tempo in cui non ha potuto svolgerlo.

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