La cura Vignato dà gli effetti sperati: in calo il debito Gsp

Buco sotto i 60 milioni, grazie ai tagli delle spese gestionali e all’aumento della tariffa. Si consuma meno acqua
Di Alessia Forzin

BELLUNO. Debito sotto i 60 milioni, con l'obiettivo di arrivare a 40 entro il 2017. La cura Vignato in Bim Gsp sta funzionando. La società che gestisce il servizio idrico integrato sta riducendo il debito che l'ha portata a un passo dal fallimento, due anni fa. Merito di numerose operazioni fatte (la cessione dei rami gas e idroelettrico alla consorella Bim Infrastrutture, per esempio), dei risparmi gestionali che ammontano, nel solo 2014, a due milioni di euro e anche dell'aumento della tariffa dell'acqua per gli utenti, che ha portato in cassa 34 milioni di euro, 26 relativi al fatturato di competenza dell’anno e 8 come recupero di due anni di addizionale, 2013-2014. Dal 2015 il fatturato sarà stabilizzato a 26 milioni di euro annui.

Oggi a Villa Patt alle 18 si riunisce l'assemblea dei soci, per l'approvazione del pre consuntivo e del piano industriale 2015-2017, che prevede interventi per 15 milioni di euro. I consumi d'acqua, intanto, sono diminuiti ancora: oggi si attestano sui 14,4 milioni di metri cubi l'anno, un dato che fa riflettere se si pensa che nel 2004, quando la gestione del servizio idrico integrato venne affidata a Bim Gsp, si era stimato di venderne addirittura 22 milioni. Cosa accadde in seguito a quella decisione è tristemente noto, ed è la ragione per cui l'amministratore unico Giuseppe Vignato è stato chiamato a salvare la società.

Si consuma meno acqua. Nel 2007 sono stati venduti 16 milioni di metri cubi, nel 2011 quindici. Negli ultimi anni i consumi si sono assestati a 14,4 milioni. «La riduzione è da imputare alla maggiore oculatezza nel consumo da parte delle utenze domestiche e delle attività produttive, alla crisi economica che ha colpito parecchie imprese e all’ultima primavera-estate molto piovosa. Le letture dei contatori, completate su quasi il 100 per cento degli utenti, danno ormai per consolidata l’ulteriore riduzione di oltre 400 mila metri cubi nel 2014, che equivale a minori entrate per mezzo milione d’euro. Un calo significativo, che verrà assorbito dai risparmi gestionali».

Risparmi per 2 milioni. Nel 2014 i costi gestionali totali sono scesi, rispetto al 2012, di 1,8 milioni di euro, con una proiezione di 2 milioni nel 2015. Le principali riduzioni sono state ottenute nelle spese di manutenzioni ordinarie, con un -16 per cento dovuto alla migliore organizzazione dei lavori di cantiere, all’utilizzo delle squadre interne rispetto al ricorso ad appalti esterni, alla riduzione dei costi dell’energia elettrica, diminuiti dell'11 per cento grazie agli efficientamenti apportati a molti impianti. Ridotti anche gli oneri finanziari grazie al minor indebitamento con le banche. «Per il futuro puntiamo ad ulteriori risparmi rimettendo a gara tutti i servizi», anticipa Vignato.

Scende l’indebitamento. Grazie agli utili, alla cassa generata (13 milioni di euro nel 2014, contro i 6 dell'anno precedente) e alle cessioni di gas e idroelettrico, in due anni il patrimonio è salito di 5 milioni di euro, mentre l’indebitamento complessivo è sceso di 27 milioni: Bim Gsp aveva un buco di 87 milioni di euro al 31 dicembre 2012, sarà di 60 al 31 dicembre 2014. «L'obiettivo è farlo scendere sotto i 40 milioni di euro entro fine 2017, e far salire il patrimonio a 22 milioni di euro con l’aggiunta di altri 5 milioni», afferma Vignato. La nuova cassa generata, infine, è servita per abbattere debiti (10 milioni verso banche e tre dei Comuni) e per mantenere regolari i pagamenti verso fornitori e altri creditori.

L'obiettivo dei prossimi tre anni è realizzare nuova cassa per 7 milioni di euro all’anno, per rimborsare rate dei mutui e azzerare vecchi debiti ai Comuni.

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