La denuncia: «Quel cane aveva già morso»

L’idraulico ferito a dicembre dal pitbull Kaos lancia un appello: «In via Insurrezione c’è una grave situazione di degrado»



Attenti al cane. Accanto a chi prova una grande pena per il pitbull strangolato sabato sera da tre persone, nel parcheggio del Super W di Agordo, non manca chi con Kaos ha avuto una brutta esperienza. Ivan Tormen racconta di essere stato morsicato senza motivo dall’animale, che era di proprietà di Amine Bendaoud, e non è un fatto tanto lontano nel tempo: ci sono un certificato medico rilasciato dall’ospedale civile e una denuncia presentata pochi giorni dopo, alla caserma dei carabinieri.

Tutto documentato, in attesa che la giustizia faccia il suo corso, le indagini preliminari arrivino alla fine e si possa andare a processo per lesioni aggravate oppure all’archiviazione. Solo ieri Bendaoud ha pubblicato sul suo profilo Facebook un video molto più rassicurante dei precedenti, nel quale gioca con il cane nel giardino di casa, poche ore prima della lite alla vigilia di Pasqua e della soppressione dell’animale.

Ma il 28 dicembre cos’era successo? «Glielo racconto subito. Quell’animale mi ha morsicato all’altezza prima del braccio e poi dell’ascella», spiega l’idraulico agordino, «mi sono difeso in qualche maniera, allontanandolo da me, ma i suoi denti mi sono costati ferite guaribili in 45 giorni. Ho dovuto andare all’ospedale per farmi medicare. Non gli avevo fatto niente e non ho ancora capito il perché di quella improvvisa aggressione».

Dopo Capodanno, la denuncia ai carabinieri: «Tra il 2 e il 4 gennaio sono stato in caserma a presentare una querela. Ho descritto tutto quello che mi era successo, mostrando anche il certificato medico. Non so a che punto siano le indagini: mi auguro che si approdi a qualcosa di concreto, al di là di quello che di increscioso è capitato sabato scorso, oltre tutto in un luogo frequentato da altre persone, tra le quali anche dei bambini».

L’uccisione per strangolamento di Kaos, dopo che si era rivoltato contro il proprietario massacrandolo di morsi alle braccia e all’addome, è maturata in un contesto parecchio problematico, a maggior ragione in un paese come Agordo: «Una situazione di disagio quotidiana nella zona del supermercato Coop, in via Insurrezione. Ci sono diversi giovani, anche problematici, che stazionano lì e alcuni sono accompagnati da cani di razza pitbull. Non mancano i problemi di convivenza con le persone che abitano nei condomini circostanti. Da parte mia ho segnalato la questione sia al sindaco Da Roit che al veterinario dell’Usl, Franco Scalari, e devo dire che mi sarei aspettato maggiore sensibilità e un po’ di attenzione per un problema che investe parte della cittadinanza. Mi farò sentire ancora, se non è bastato il mio primo appello».

L’hanno detto tutti, ultimo in ordine di tempo l’esperto e addestratore canino Luca Rauzi. Il pitbull non è un cane per tutti: «Non c’è dubbio: allora bisognerebbe toglierlo alle persone che non sono in grado di gestirlo e di controllarne le reazioni, come la persona in questione. Non si può lasciarlo a chi è in difficoltà per qualsiasi motivo, perché può diventare molto pericoloso. Ma anche solo chi ha dei precedenti penali, per dirne un’altra, non può averlo. Altrimenti possiamo aspettarci eventi come quelli della vigilia di Pasqua, se non addirittura più gravi. Mi aspetto che chi di dovere faccia finalmente qualcosa, per evitare certi fatti così gravi». —





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