La Diabetologia diventa unità operativa
FELTRE. Con migliaia di visite in un anno la diabetologia non può rimanere servizio ambulatoriale ma deve diventare unità operativa con un responsabile e risorse in più. E l'Usl ha deciso di investire nel servizio attribuendo ad esso un’autonomia gestionale, anche se questo continuerà a far capo alla medicina generale, che presuppone anche un rafforzamento dell'équipe, come personale paramedico.
Per il resto, si dice dalla direzione sanitaria Usl, ci sono due medici con specialità in diabetologia che andranno a costituire l'organico medico del nuovo servizio, Patrizia Lagomanzini e Ferruccio D'Incau. E uno dei due ne diventerà il responsabile.
Nel corso del 2014 nell’ambulatorio di diabetologia dell’unità operativa di medicina sono state effettuate 3.465 visite diabetologiche di cui 242 prime visite a nuovi pazienti. Una problematica di grande impatto sociale e un carico di lavoro pesante per i medici, solo due e sdoppiati fra corsie e ambulatorio dedicato. I pazienti trattati nel corso del 2014 sono stati 2008. E non mancano le donne in gravidanza curate per diabete gestazionale, 65 solo in un anno.
Il servizio di diabetologia è stato trasferito, alla fine dell'anno scorso, nella nuova sede, al primo piano del padiglione Guarnieri, dotato di più ampi spazi per le diverse attività espletate. Nel 2014 è stata attivata una nuova modalità di presa in carico delle donne a cui sia stato diagnosticato un diabete gestazionale. Previo appuntamento al Cup, entro un massimo di sette giorni viene eseguita una valutazione dagli specialisti del servizio. Al primo accesso il team diabetologico fornisce alla gestante una consulenza diabetologica, una consulenza specialistica dietologica ed una seduta di educazione all'automonitoraggio glicemico domiciliare da eseguire con glucometro personale di cui viene munita ogni gravida.
Al termine della prima valutazione la gestante è quindi in possesso di tutte le indicazioni utili alla comprensione e gestione della condizione di diabete gestazionale.
La richiesta di istituire l'unità operativa semplice di diabetologia era venuta anche dall'associazione giovani diabetici della provincia di Belluno, che aveva segnalato la necessità di rinforzare l'organico per far fronte ai casi, davvero tanti, di diabete conclamato, ma anche per la prevenzione (considerato il sommerso, cioè la moltitudine di persone ignare) e la diagnosi precoce. L'istituzione del centro presuppone così che ci siano più medici, dedicati solo a questo e non a scavalco quando hanno finito il turno nei reparti di appartenenza o quando lo devono cominciare visitando, a tempo record, tutti i pazienti documentati come diabetici. Considerato che un paziente su tre non sa di avere un diabete prevalentemente di tipo B, cioè alimentare o senile, spetta al medico curante escludere, con il semplice esame della glicemia perfezionato eventualmente dall'emoglobina glicata (che conferma al di là del picco glicemico variabile la presenza di un diabete che magari si trascina da mesi), che il paziente non sia affetto da questa patologia. (l.m.)
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