La differenziata a quota 84 per cento

Nuovo balzo in avanti della raccolta. Il Comune punta ad attivare a giugno i cassonetti con la calotta per carta e plastica

FELTRE. Sopra i livelli di eccellenza. La percentuale di raccolta differenziata di Feltre continua a crescere e sfiora l’84 per cento. Il 2017 si è chiuso per la precisione all’83,8 per cento contro l’81,6 del 2016. Lo dicono i dati elaborati dell’Ufficio nettezza urbana, in attesa di essere validati ufficialmente dall’Arpav.

Se da un lato il Comune ha portato a casa ottimi risultati in termini di efficacia, efficienza ed economicità del servizio (l’importo a ruolo del 2017 pari a 1 milione 850 mila euro è il più basso dal 2010), adesso punta a migliorare la qualità del rifiuto conferito. L’obiettivo è avviare da giugno la chiusura sperimentale delle campane stradali della carta e della plastica (quelle di ultima generazione) nella zona del centro con l’adozione di un sistema di apertura elettronica simile a quello dei contenitori del secco, ma con tecnologia più avanzata e senza costi aggiuntivi a carico dei cittadini, da testare nella seconda parte dell’anno. La strategia è quella di impedire la migrazione di rifiuti da altri Comuni, consentendo i conferimenti solo ai feltrini nei cassonetti dove ancora troppo spesso viene buttato materiale che non c’entra niente.

Intanto l’assessore Adis Zatta si gode l’ulteriore incremento della raccolta differenziata, con un salto triplo dal 2010, considerato l’anno zero prima dell’introduzione delle calotte elettroniche nei cassonetti del secco, quando la percentuale era del 62, 40. Nel 2011 è schizzata al 75,78, ha superato il muro dell’80 per cento nel 2012 (80, 68) e nel 2017 è impennata all’83, 8 per cento.

«Per una città della dimensione di Feltre essere sopra l’80 per cento vuol dire livello di eccellenza e qui siamo addirittura sull’ordine dell’84», commenta l’assessore Zatta. «Vanno ringraziati i cittadini per la collaborazione e gli addetti ai lavori della nettezza urbana».

Numeri alla mano, la produzione complessiva dei rifiuti scende dagli 8 milioni 270 mila 194 chili raccolti nel 2016 agli 8 milioni 200 mila 624 del 2017, con una riduzione quasi dell’1 per cento (sono circa 70 mila chili di rifiuti in meno).

Nel dettaglio, la produzione della differenziata diminuisce da 6 milioni 587 mila 374 chili a 6 milioni 544 mila 758 e l’indifferenziato passa da 958 mila 160 chili del 2016 a 933 mila 350.

«È la produzione di secco più bassa di sempre», sottolinea Zatta. «Nel 2010 ante calotte, il dato era di 2 milioni 621 mila chili». È stato fatto anche un salto di qualità nella pulizia stradale negli ultimi due anni. Parlando di ghiaino, legato alla partita del decoro urbano, siamo sull’ordine dei 400 mila chili raccolti dallo spazzamento stradale nel 2017, in aumento dai 380 mila del 2016 e soprattutto rispetto ai 225 mila chili del 2015 e ai 180 mila del 2014.

Raffaele Scottini

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