«La domenica sia dedicata alle relazioni con gli altri»
BELLUNO. Nella società pluralista si moltiplicano i giorni festivi, che i credenti delle varie religioni dedicano ai doveri verso Dio, verso se stessi e verso il prossimo: il vescovo di Belluno-Feltre, monsignor Giuseppe Andrich, ha preso spunto da questo fatto che caratterizza anche la società bellunese-feltrina per ribadire la necessità che uno tra i giorni, nel ritmo settenario che scandisce il loro fluire, sia dedicato alle relazioni positive tra le persone, che non possono essere solo quelle commerciali. È il messaggio principale dell’omelia tenuta la sera di Pasqua in Cattedrale, in cui il vescovo ha commentato l’episodio evangelico dei discepoli di Emmaus.
«In Italia, in Francia, in Spagna, il nome “domenica” (in latino: “giorno del Signore”, ndr) è già un indizio di come questo giorno sia di registro diverso dagli altri». Per monsignor Andrich, non si tratta di pensare esclusivamente «all’appuntamento dove noi cristiani ascoltiamo la parola di Dio e incontriamo il Signore nell’Eucaristia», anche se non ha perso smalto per i battezzati l’obbligo della partecipazione alla messa domenicale. Si tratta invece che «tutto il giorno di domenica sia pensato per salvare la nostra gioia»: il vescovo ha citato esplicitamente tra le dimensioni della gioia «l’intesa e l’amalgama tra le persone», «la concordia familiare», la «ricerca di forme di festa comunitaria», mentre registra negativamente la «presenza di forme di mercantaggio che intendono appiattire la domenica al livello di un giorno qualsiasi».
La celebrazione, in cui monsignor Andrich ha impartito la benedizione papale, si era aperta con il saluto ai «prossimi giorni di consultazione elettorale» per Belluno: il vescovo ha esortato che siano giorni in cui la cittadinanza si educhi «al rispetto, alla partecipazione, a forme di confronto civili per il bene della città».
Nella sera precedente, durante la solenne veglia pasquale in cattedrale, con i riti della benedizione del fuoco e dell’acqua, il vescovo aveva impartito i sacramenti del battesimo, della cresima e dell’eucarestia a due adulti della diocesi di Belluno-Feltre, che sono così diventati cristiani al termine del loro itinerario catecumenale.
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