La donna allo specchio capolavoro del Tiziano per un mese a Milano
L'opera è stata imprestata dal Louvre al Comune ed è esposta nella sala Alessi di palazzo Marino

L’opera in mostra a Palazzo Marino
Un quadro che ha sempre affascinato, sia per la somma bravura del suo pittore, sia per l'intrigante mistero che sembra celare. Si tratta di uno dei capolavori assoluti di Tiziano, quella "Donna allo specchio" che ha già sedotto milioni di visitatori al Louvre e e per un mese intero ammalia anche i visitatori di Palazzo Marino a Milano. Il dipinto raffigura una donna accanto ad un tavolo da toeletta, sul quale è posto in bella vista un contenitore per unguenti e profumi: la ragazza vi sta intingendo il dito indice della mano sinistra, mentre con il braccio destro si scioglie una ciocca di capelli per ungerla con l'olio profumato. Sul fondo della scena si intravede una figura maschile in ombra, che con una mano porge alla fanciulla uno specchio piano, mentre, con l'altra inclina alle sue spalle uno più grande, convesso, con una cornice di legno. Nello specchio convesso si apprezza il grande virtuosismo del pittore cadorino, abile a raffigurare il riflesso della stanza con la figura della fanciulla di spalle e persino una anamorfosi, ovvero deformazione scorciata del ragazzo, prodotta proprio dalle caratteristiche dello specchio convesso, in grado sì di dare una più ampia visuale, ma alterando le immagini in corrispondenza dei bordi della cornice. Sembrerebbe quasi che Tiziano abbia voluto gareggiare con la scultura, raffigurando su un unico piano bidimensionale quelli che sono due diversi punti di vista: un espediente ottico che sarà ripreso poi dal Parmigianino e che prelude in qualche modo agli effetti speciali tipici dell'età barocca. Ma il mistero consiste proprio nella dubbia identificazione dei due personaggi ritratti: c'è chi pensa che si tratti di Alfonso d'Este e della sua amante, mentre altri suppongono che questo sia un autoritratto giovanile di Tiziano con la sua amata, o piuttosto un dipinto che vuole esaltare semplicemente la bellezza delle donne veneziane e le loro virtù, oppure ancora un ritratto ideale o una personificazione della Pittura. La storia ci dice che quest'opera venne immediatamente dopo il celeberrimo Amor Sacro e Amor Profano del 1514 e che appartiene a quella strepitosa serie di mezze figure femminili, tra cui pure Salomè con la testa del Battista e Flora, uscite in rapida successione dalla bottega di Tiziano, prorompenti immagini di una bellezza che qualcuno ha definito felicemente sicura e serena, testimoni di una maturità artistica pienamente raggiunta. Fino al 6 gennaio, grazie alla collaborazione del Louvre, del Comune di Milano e dell'Eni, la Donna allo Specchio (La Femme au Miroir), potrà essere ammirata da tutti gli appassionati a Palazzo Marino (Sala Alessi) in Piazza della Scala 2 (ingresso libero), tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30 (giovedì e sabato fino alle 22.30), con chiusure anticipate (ore 18) il 7, 24 e 31 dicembre. Per saperne di più www.comune.milano.it.
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