La Fedon cede il ramo della pelletteria

Sarà creata una nuova società controllata per rilanciare il settore. In capo alla casa madre resteranno gli astucci
Pieve d'alpago, 18 maggio 2006. sciopero alla fedon
Pieve d'alpago, 18 maggio 2006. sciopero alla fedon
ALPAGO. Creare una nuova società interamente controllata dalla Giorgio Fedon & Figli per gestire separatamente il settore della pelletteria.


C’è anche questo nell’immediato futuro della società dell’occhialeria dell’Alpago. L’anticipazione è arrivata nei giorni scorsi ai sindacati dopo che nelle settimane precedenti era stato chiesto un incontro dalle parti sociali per parlare dell’esternalizzazione del magazzino. Ad oggi di questo progetto pare non sia stato ancora investito il Consiglio di amministrazione della società, ma l’intenzione è quella di cedere un ramo di azienda, che ad oggi va molto bene ed è molto attrattivo, separandolo dal resto della produzione societaria tra cui rientrano gli astucci per occhiali.


Tra azienda e sindacati lunedì è stato sottoscritto un verbale di incontro «per mettere nero su bianco anche le rassicurazioni in merito alla tenuta occupazionale e alla tenuta produttiva. Cioè l’azienda ci ha rassicurato che queste operazioni non implicheranno perdite di posti di lavoro e nemmeno un trasferimento della sede produttiva», precisano Denise Casanova segretaria della Filctem Cgil e Milena Cesca della Femca Cisl.


Ma le preoccupazioni, malgrado tutto, restano.


Il magazzino.
L’attività di magazzino, relativamente ai prodotti di pelletteria, sarà data in gestione ad una società di Treviso. Del personale, una dozzina di addetti in tutto, sei resteranno nel magazzino che tratta astucci e materie prime, altri tre andranno in produzione, uno in stamperia e uno andrà in pensione. Il passaggio dovrebbe essere previsto sicuramente entro breve.


Cessione ramo di azienda.
Per quanto riguarda la cessione di un ramo di azienda, ancora non si sa quando questo avverrà, sicuramente i tempi non saranno lunghissimi. I 15 impiegati che attualmente si stanno occupando di questo settore all’interno dello stabilimento centrale dell’Alpago, saranno trasferiti nella nuova società, per continuare a svolgere il loro lavoro.


La nuova società avrà un nuovo nome (ancora non si conosce quale) e gestirà la rete commerciale della pelletteria.


«Sul futuro certezze non ne abbiamo», precisano Casanova e Cesca, «ma qualche rassicurazione in più siamo riusciti a strappare anche con la firma del verbale di incontro in cui è stato messo nero su bianco le intenzioni e le promesse dell’azienda».


Filctem Cgil e Femca Cisl, comunque, annunciano che a stretto giro incontreranno nuovamente l’impresa per fare il punto e «verificare che quanto affermato e sottoscritto nel verbale sia rispettato».


«Restano comunque le preoccupazioni per quello che potrà avvenire nei prossimi anni con questa divisione dei due settori produttivi», precisa la segretaria della Filctem. «Divisione che non ci lascia tranquilli fino in fondo».


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