La felicità dei consiglieri «È un risultato storico»

Bond, Reolon e Toscani uniti per affermare la loro soddisfazione dopo il voto «Ora per il Bellunese si apre una fase nuova, è stata premiata la tenacia»

VENEZIA. Uniti, ancora una volta, per affermare che si tratta di un risultato storico. I tre consiglieri regionali bellunesi Dario Bond, Sergio Reolon e Matteo Toscani esultano per l’approvazione della legge per Belluno e la montagna.

«Da oggi il Bellunese inizierà una fase costituente di vera autonomia, di autentico autogoverno delle proprie risorse» spiega il consigliere regionale di Forza Italia per il Veneto Dario Bond, «la specificità, tanto annunciata e decantata in questi anni, è finalmente realtà. È stato un lavoro lungo, durante il quale non sono mancati attriti e tensioni ma alla fine la tenacia dei rappresentanti bellunesi è stata premiata: abbiamo convinto i nostri colleghi della bontà di questa iniziativa, di quanto sia importante per l’intero territorio regionale avere una montagna in buona salute, in grado di rapportarsi alla pari con le realtà della pianura ma anche e soprattutto con le vicine province a statuto speciale, che ogni giorno esercitano sui nostri confini una concorrenza spesso sleale».

«L’unità dei bellunesi» commenta il consigliere Pd Sergio Reolon, «porta risultati straordinari. Grazie a tutti quelli che ci hanno creduto e lavorato, dentro e fuori le istituzioni. È un passo fondamentale verso nuove prospettive». Di più, un vero e proprio «atto di civiltà», prosegue Reolon, una legge che «apre una strada innovativa e coraggiosa. Nasce dal riconoscimento delle differenze, che sono morfologiche, demografiche, sociali, economiche e culturali. Questa legge riconosce che gli abitanti della montagna non possono concorrere al mantenimento dello Stato nella stessa misura di chi vive in città. Inoltre la filosofia ispiratrice della legge supera la logica dell’assistenzialismo a favore di quella dell’investimento».

Soddisfatto anche Toscani, che come vicepresindente del consiglio regionale ha guidato il dibattito a palazzo Ferro Fini. «È una data storica per la nostra provincia» spiega, «la nostra comunità, grazie anche alla caparbietà della sua popolazione e dei suoi rappresentanti, vede infine riconosciuta la sua specificità e la necessità di governare questo territorio attraverso specifiche competenze amministrative. Spetta ora anche allo stato centrale fare la sua parte per consentire che le funzioni delegate alla nostra provincia possano trovare una loro reale concretizzazione». (v.v.)

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