La Festa dell’orzo porta in Birreria la musica anni ‘80

La quarta edizione comincia oggi alle 19 con il “Birritivo” a base di calici di nettare bellunese e stuzzichini di prodotti tipici della tradizione locale. Alle 20, nella mega piazza della birra allestita nel parco della Birreria, si esibiscono i Riflesso, cover band tra le più richieste e seguite del momento.

Domani alle 10 partono i corsi di degustazione e i laboratori sensoriali organizzati in collaborazione con la condotta Slow food feltrino, che ogni anno mette a disposizione esperienza ed esperti per corredare il programma della Festa di momenti da gustare per non dimenticare. Assaggi e laboratori continuano nel pomeriggio assieme alle visite guidate alla fabbrica. Per i più piccoli c'è la fattoria didattica immersa nel verde del parco, vicino al laghetto di cigni e paperelle.

Aspettando il mega show del sabato sera si esibirà la compagnia teatrale Koinè, gruppo di “teatro sostenibile” che dal 1980 costruisce i suoi spettacoli e progetti attorno alle peculiarità storiche, linguistiche e morfologiche dei luoghi scelti per la rappresentazione. Proprio per questo, i due copioni, ricchi di colpi di scena e con il pubblico dalla parte recitante, sono dedicati all'orzo: “Canto dell'orzo che cuoce”, con accompagnamento musicale, e “Del bere la birra”, dove danza e teatro si mescoleranno per parlare dei diversi modi di gustare la birra.

Dopo l'esibizione di un'altra seguitissima cover band, questa volta bellunese, i Gran Cafè Italia (alle 20 nella piazza della birra), alle 22 scoppierà la febbre del sabato sera con l'80 Festival, presentato da Mauro Tonello e Harry Morry di Radio Company. Dietro i campi coperti da tennis della birreria, sul palco allestito per l'occasione, saliranno tre big degli anni Ottanta: Riccardo Fogli, voce e bassista dei Pooh fino al 1973, poi vincitore del festival di Sanremo come solista con “Storie di tutti i giorni”; Ivana Spagna, star internazionale e scalatrice delle più alte classiche italiane e straniere, ultima donna ad aver visto il Festivalbar con “Dance dance dance”, ricordata da tutti per hit come “Easy lady” e “Call me”; Alberto Camerini, considerato l'arlecchino del rock italiano per gestualità e movenze, è emulato soprattutto per “Rock'n'roll robot”, presentata a “Un disco per l'estate 1981”.

Insomma, tre grandi stelle del panorama italiano di quegli anni, che infuocheranno la platea di Pedavena, dove si attendono migliaia di spettatori.

La Festa continua domenica con altre degustazioni e corsi, altre visite e l'apertura del “Mercato della terra” promosso da Slow food lungo il sentiero del parco, dove artigiani locali e fattorie metteranno in vendita le primizie delle terre bellunesi. Il pomeriggio, dopo l'esibizione di Koinè, partirà la sfilata dei trattori storici e dei produttori agricoli locali, sempre molto applaudita, seguita dalla rievocazione storica della consegna dell'orzo alla fabbrica. Seguirà l'elezione della Regina dell'orzo, la consegna del premio Dolomiti a un personalità che si è distinta per meriti sociali, culturali o imprenditoriali, quindi sarà simbolicamente stappata la prima botte di birra Dolomiti, buon auspicio per la cotta di quest'anno (la trebbiatura sta terminando proprio in questi giorni). Un brindisi per tutti e la Festa terminerà con la dipartita degli ultimi.

Attese oltre 20 mila presente, visti i numeri vertiginosi degli anni scorsi, sempre in crescita. Dopo aver partecipato a Expo Milano all'interno della rassegna Acquae venezia 2015, la Dolomiti non vede l'ora di ridare mostra di sé tra gli amanti della buona birra. Tutte le iniziative organizzate nella Fabbrica di Pedavena sono fruibili gratuitamente, ma necessitano di iscrizione a www.fabbricadipedavena.it.