La Fiorita sfiora il milione vola il fatturato: più 28%

Egregi risultati per la coop i cui prodotti riscuotono successo tra i consumatori Sartor: «In piena crisi economica sono stati creati otto nuovi posti di lavoro»

CESIOMAGGIORE. Aumenta del 28 per cento da un anno all'altro il fatturato della cooperativa agricola La Fiorita, che a grandi passi si avvicina al milione di euro. L'assemblea dei soci ha mandato in archivio un 2015 di successo, approvando un bilancio chiuso con un promettente aumento dei ricavi e che evidenzia un positivo utile di gestione. Ma aldilà dei numeri si registra un consenso sempre maggiore tra i consumatori per gli ortofrutticoli freschi di stagione proposti in vendita diretta, i trasformati (in particolare le farine, le paste e le gallette) ottenuti con gli antichi cereali locali. Da sottolineare anche il successo dei cesti regalo con prodotti tradizionali, senza dimenticare l'ottimo raccolto di orzo per birra conferito alla Fabbrica Pedavena e destinato alla produzione della famosa Birra Dolomiti.

La soddisfazione della coop presieduta da oltre dieci anni da Eugenio Garlet non viene solo dal positivo bilancio economico, ma soprattutto dall'opportunità offerta alle oltre 350 aziende agricole associate, tutte bellunesi, di potenziare le proprie produzioni ortofrutticole e cerealicole, trovando poi favorevole possibilità di conferimento e valorizzazione. Un nutrito gruppo di agricoltori intraprendenti, accresciutosi nel 2015 grazie al proficuo matrimonio con l'associazione Mele a Mel e il consorzio di tutela del Castagno e Morone Feltrino.

A fare il quadro della situazione è l'agrotecnico Stefano Sanson, da sempre tecnico di riferimento per la società, che sottolinea «il successo costruito su più anni, che ha permesso, in piena crisi economica, di creare ben otto nuovi posti di lavoro (quattro a tempo determinato e quattro operai agricoli stagionali) impegnati all'interno della cooperativa in attività di coltivazione, di trasformazione, amministrazione e vendita». Alla base c'è l'aggregazione tra agricoltori, che ha portato poi alla collaborazione con altri soggetti economici (ristoratori, negozianti, birrai, panificatori, pastificatori), il tutto partendo da metodi di coltivazione tradizionali e a bassissimo o nullo impatto ambientale (biologici certificati e non), credendo nel valore dell'agro-biodiversità locale, rilanciando al massimo le antiche colture e varietà locali bellunesi.

«In grembo alla cooperativa sono state infatti riscoperte e valorizzate alcune tra le più conosciute eccellenze agroalimentari tradizionali della provincia», sottolinea Stefano Sanson, «molte delle quali oggi offerte in esclusiva dalla Fiorita e presentate anche con lavorazioni innovative (gallette, farine, pasta, succhi, confetture)». Tra i progetti futuri, ci sono il potenziamento del punto vendita "Bicigrill" a Busche e di quello di Mele a Mel, nonché investimenti in nuova attrezzatura e macchinari per mantenere all'interno della cooperativa quanto più possibile le fasi di lavorazione.

Raffaele Scottini

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