La Fp Cgil prepara una manifestazione a Venezia

CORTINA. Quella di giovedì per Fabio Zuglian, segretario della Fp Cisl, e per Gino Comacchio della Funzione pubblica della Uil sarà solo una formalità. Perché a loro dire l’accordo sarà siglato anche...

CORTINA. Quella di giovedì per Fabio Zuglian, segretario della Fp Cisl, e per Gino Comacchio della Funzione pubblica della Uil sarà solo una formalità. Perché a loro dire l’accordo sarà siglato anche senza l’apporto dell’altro sindacato e del socio privato. «E ieri queste cose sono state capite dai lavoratori», dicono i due sindacalisti. «I dipendenti ci hanno atteso per tre ore, visto che l’incontro con il socio privato è durato più del previsto proprio per discutere dell’accordo che abbiamo siglato noi due. E così invece di andare in assemblea come avevamo annunciato alle 14.30, ci siamo andati alle 17. Poi nelle due ore successive abbiamo avuto modo di chiarire gli aspetti del documento che abbiamo siglato separatamente rispetto alla Fp Cgil: a nostro avviso i lavoratori hanno capito. D’altra parte, soltanto in questo modo siamo riusciti a tutelare i loro posti di lavoro, altrimenti davvero rischiavano molto».

Ma la cosa non convince il segretario della Funzione pubblica della Cgil, Gianluigi Della Giacoma, che pensa di organizzare per giovedì una manifestazione a Venezia portando in laguna i dipendenti.

«La fase sindacale che si è conclusa ieri», precisa Della Giacoma, «serviva per verificare la garanzia dei posti, garanzia che non c’è stata perché si è ripetuto praticamente quanto ci avevano già detto la settimana scorsa a Venezia. Di questo accordo firmato dai colleghi degli altri sindacati noi non sapevamo nulla. Ora scatta la seconda fase quella amministrativa che prevede una procedura di conciliazione in Provincia».

Intanto resta l’incognita del ricorso d’urgenza al giudice civile che potrebbe fermare il cronometro e dare quindi più tempo per organizzare il passaggio di testimone. Una speranza anche per Giomi, anche se la società sembra pronta a fare un passo indietro rispetto alla posizione combattiva assunta negli ultimi giorni.

Un passo indietro che potrebbe dipendere dall’esito del tavolo svoltosi ieri nella sede dell’Usl 1 Dolomiti in cui si è discusso proprio delle procedure tecniche per recuperare il patrimonio immobiliare e tecnologico dell’ospedale Codivilla attualmente diviso tra i due proprietari.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi