La frana a Paradisi ha inghiottito la strada
PONTE NELLE ALPI. La frana s’è mangiata la strada. Lungo la provinciale 4 della Val Cantuna, la freccia blu indica la località pontalpina di Paradisi, ad appena un chilometro. Ci sono anche un cartello con il limite di velocità di 30 chilometri orari e quello di divieto di transito per i mezzi con peso superiore ai 35 quintali, ma dopo il ponte disastrato sul torrente, al confine con il territorio di Pieve d’Alpago, la stradina non c’è più: è diventata un sentiero sterrato, tra l’asfalto deformato sotto un muro di contenimento diventato invisibile e gli alberi sdraiati verso valle. Come se volessero vedere meglio Ponte nelle Alpi. Qualche tronco a terra è la testimonianza di lavori boschivi mai finiti, un’utilitaria più a valle la prova che di là non si può più passare.
C’è un tragitto alternativo, per raggiungere le prime case dei pochi residenti e le seconde dei turisti, ma la frana da 200 mila metri cubi di materiale ha camminato parecchio nel corso dell’ultimo anno, ed è diventata ancora più minacciosa. Il capogruppo di Progetto Comune, Diana Broi ha presentato un’interrogazione, che è diventata anche il primo punto all’ordine del giorno del consiglio di domani sera, al municipio di Cadola: «Tutti coloro che possiedono case, stalle e terreni a Paradisi stanno vivendo una situazione di estremo disagio ormai da oltre due anni», sottolinea Broi, «sono costretti a percorrere una pista stretta, ripida e priva di protezioni laterali, con il rischio di precipitare con la loro auto, durante l’inverno, quando piove forte o sul fondo si forma del ghiaccio. C’eravamo lasciati a una riunione, con i residenti e il sindaco Paolo Vendramini, giusto un anno fa e, da allora, non mi sembra che sia stato fatto nulla per la frana».
Erano attesi dei finanziamenti per monitorare la frana e cercare di controllarla, ma lassù sembra quasi che il tempo si sia interrotto: «Mi risulta che per l’anno in corso la Regione abbia stanziato, tramite la Provincia 130 mila euro per il drenaggio del fronte frana. Questo contributo è andato ad aggiungersi ai 200 mila consegnati al Comune di Ponte nelle Alpi per il 2015 e mai utilizzati, visto che l’anno scorso non è stato realizzato alcun tipo d’intervento. Quello che vorremmo sapere è come e dove è stato impiegato l’importo maggiore e come e dove saranno utilizzati gli ultimi finaziamenti. In più, quali saranno i progetti d’intervento sul fronte della frana per l’anno in corso e quali interventi saranno attuati per migliorare e mettere in sicurezza la viabilità, lungo la pista che sale dall’abitato di Arsiè».
L’amministrazione aveva deciso di venire incontro agli abitanti di Paradisi, azzerando la tariffa dei rifiuti di Ponte Servizi: «Un vantaggio che è durato davvero poco», si lamenta Broi, «visto che quest’anno hanno dovuto ricominciare a pagare».
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