La frana sulla strada non si ferma: Cibiana è a rischio isolamento
CIBIANA. Si sta maledettamente ampliando la frana che minaccia la strada che da Venas porta a Cibiana. A causa della tempesta Vaia, era sbottato per una ventina di metri il versante a valle del nastro d’asfalto, un chilometro prima dell’arrivo nel centro abitato. La corsia più esposta è stata subito interrotta, per cui dal 28 ottobre in paese si sale e si scende utilizzando solamente quel poco di strada che rimane libera. Con il passare dei mesi e le ulteriori precipitazioni che si sono verificate, sul corpo di frana sono comparse fessure e crepe sempre più vistose che stanno preoccupando gli abitanti e l’amministrazione comunale. . Il sindaco Mattia Gosetti e i suoi collaboratori hanno interessato “Veneto Strade” e l’ing. Silvano Vernizzi, a capo della società, si sta adoperando per individuare una soluzione nei tempi più rapidi. Vernizzi ha coinvolto anche il soggetto attuatore Dell’Acqua, a capo dell’operazione “Vaia”, che nei prossimi giorni sarà sul posto per fare il punto della situazione.
La strada regionale è l’unica via d’uscita di Cibiana, paese di poco più di 400 anime, verso il Cadore, specificatamente Venas e la Statale Alemagna. Se dovesse essere interrotta, i cibianesi sarebbero costretti a salire al Passo, scendere lungo la Val Zoldana e raggiungere Longarone, per poi tornare verso il Cadore, qualora dovessero recarsi in questa valle. Non ci sono, insomma, alternative più praticabili.
La preoccupazione è molto forte, in particolare presso la direzione aziendale e gli stessi lavoratori della “Errebi”, la storica fabbrica di chiavi di Cibiana, che in questi mesi ha sofferto il grave disagio per il trasporto delle merci. «Il paese di solito non si lamenta, non fa pressing più del necessario per risolvere i suoi problemi, se può si arrangia», afferma Mauro Pupulin, che collabora con la Giunta di Cibiana e si è particolarmente interessato della vicenda. «Questa situazione, però, si sta protraendo da troppo tempo e, quel che è più grave, c’è il timore che possa arrivare una bomba d’acqua e schiantare la parte di strada oggi in bilico».
In Comune si aspetta con ansia di conoscere in particolare quale potrebbe essere il progetto di messa in sicurezza. «I lavori da fare sono impegnativi e complessi. Probabilmente», anticipa Pupulin, «bisognerà tirare su un muro ai piedi della frana, un’opera importante. Bisognerà trovare il modo, comunque, di non chiudere quell’arteria durante il cantiere».
Il disagio viene manifestato anche dai numerosi villeggianti che hanno la seconda casa a Cibiana. —
Fdm
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