La fuga all’estero dei nostri giovani: duemila emigrati in un anno

Gli iscritti all’Aire hanno raggiunto quota 54.426 Abm: «Ma i conterranei “scappati” sono più di 400 mila»

BELLUNO

L’anno scorso sono stati più di 2 mila i giovani del bellunese che sono emigrati all’estero, chi per qualche stagione lavorativa, chi per trovare un posto fisso. E 1.659 sono state le nuove iscrizioni all’Aire, l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero. «Non tutti i ragazzi sanno che c’è l’obbligo, dopo un anno di permanenza fuori Italia, di registrarsi all’Aire, quindi», annota Marco Crepaz, direttore dei Bellunesi nel Mondo, «si può ipotizzare circa il doppio di emigrati rispetto alle iscrizioni Aire. Ma all’Aire si iscrivono anche i figli dei bellunesi residenti all’estero: l’anno scorso, ad esempio, 550 brasiliani che puntano alla doppia cittadinanza».

Insomma, fatte un po’ di somme e di sottrazioni, risulta – come asserisce il presidente dell’Abm, Oscar De Bona – che il “popolo del trolley” è ogni anno in crescita, con la conseguenza che i bellunesi in giro per il mondo sono il doppio della popolazione residente, quindi almeno 400 mila.

I numeri di Aire

Quelli iscritti ufficialmente all’Aire, al 31 dicembre scorso, erano 54.426. Un dato che, rispetto all’anno precedente, è aumentato di 1.659 iscritti; in un decennio 13.989 iscrizioni in più. Nel 2009, infatti, gli espatriati dalla provincia di Belluno erano 40.437. «Le statistiche dell’Anagrafe non rispecchiano fedelmente la situazione migratoria», ribadisce De Bona. «Secondo gli esperti, per avvicinarsi al dato reale la cifra dell’Aire andrebbe moltiplicata per due, se non per tre».

Ma chi sono i bellunesi all’estero? «In leggera prevalenza maschi, hanno perlopiù tra i 18 e i 40 anni e si trovano fuori della nostra provincia fin dalla nascita», spiega Crepaz.

In fuga da Soverzene

Per chiarire il vero peso dell’emigrazione, però, è interessante porre gli iscritti all’Aire in rapporto alla popolazione residente. Da questo punto di vista, la realtà in cui è più forte l’incidenza di residenti all’estero sui residenti nel territorio è di gran lunga Soverzene, dove gli iscritti all’Aire sono più del doppio degli abitanti: 875 contro 366, il 239%. Seguono, in questa graduatoria, Arsiè con 2.553 iscritti su 2.216 abitanti; Lamon con 2.385 iscritti su 2.797 abitanti; Vallada Agordina con 403 iscritti e 481 abitanti e Fonzaso con 2.567 iscritti su 3.153 abitanti. Proprio Fonzaso è il comune con il maggior aumento di iscritti in termini assoluti rispetto al 2018: +143, davanti a Feltre (+137), che nel quinquennio 2014-2019 ha seminato quasi mille residenti in giro per il pianeta (985). Al terzo posto Val di Zoldo (+134). Appena sotto il podio Arsiè (+126) e Alpago (+113).

Le destinazioni

Per quanto riguarda le destinazioni, il Brasile risulta sempre la realtà in cui si registra l’incremento maggiore da un anno all’altro. Lo era stato tra 2017 e 2018 con ben 983 nuovi iscritti, lo è tra 2018 e 2019 con un +893. Poi troviamo la Germania, che quasi raddoppia i nuovi iscritti rispetto allo scorso anno (221) e l’Argentina (150), anche quest’ultima in netta crescita, tanto da passare – nella classifica della variazione annuale – dal quinto posto del 2018 al terzo attuale, scavalcando il Regno Unito (+120) e gli Stati Uniti (+51) Calano invece gli iscritti in Svizzera (-31), Belgio (-27) e Venezuela (-16).

L’emigrazione prosegue

In Veneto, la provincia di Belluno è quinta per numero assoluto di iscritti. Le cose cambiano, tuttavia, se la cifra degli Aire è posta in rapporto alla popolazione residente. In questo caso, il Bellunese balza in testa, con il dato degli espatriati che incide per il 26,88% sul totale degli abitanti: «I numeri parlano chiaro. Si continua a emigrare e nello stesso tempo molti discendenti stanno richiedendo la cittadinanza italiana», sottolinea de Bona.

Legati alle radici

L’Abm sta seguendo due percorsi: «Punta anzitutto sul rientro dei cervelli in fuga o comunque cerca di creare delle collaborazioni con loro e le aziende bellunesi», spiega De Bona. «Ecco quindi che si affiancherà presto al socialnetwork Bellunoradici.net il progetto Grow sostenuto dal Fondo Welfare Dolomiti. L’obiettivo è mettere in contatto le aziende con gli stessi bellunesi residenti all’estero». In seconda istanza promuove il Turismo delle radici. «Sono sempre più numerosi i discendenti che vogliono riscoprire la terra da dove partirono i propri avi. Ecco quindi che l’Abm vuole sempre di più sostenere la promozione turistica del territorio bellunese attraverso le Famiglie bellunesi (circa 80 circoli) presenti all'estero». —

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