La galleria Comelico a senso alternato di notte
SANTO STEFANO DI CADORE. Si sono contati sulle dita di poche mani i passaggi di automobilisti attraverso la galleria Comelico, nella notte tra giovedì e venerdì, in uscita verso il Cadore. Poco più numerosi quelli all’ingresso che, dalle 22 alle 6 del mattino, sono dovuti salire da Auronzo per il passo Sant’Antonio. Conclusione? L’Anas, compartimento della viabilità per il Veneto, ha deciso di permettere il senso unico alternato lungo lo stesso tunnel, di notte, fino al 31 luglio, esclusi i giorni festivi e prefestivi. Il traffico alternato sarà regolamentato da impianto semaforico o da movieri. Il limite di velocità è fissato in 30 km l’ora e c’è il divieto di sorpasso. I movieri entreranno in funzione se i flussi di traffico risultassero più intensi di quelli accertati nelle ultime notti. Resta comunque consigliabile, per l’Anas, l’alternativa del passo S. Antonio, mentre i mezzi di soccorso avranno ovviamente corsie privilegiate in galleria.
«È una buona notizia, considerati però i numeri contenuti di viaggiatori che sono stati riscontrati nelle otto ore della notte di sperimentazione», sottolinea il sindaco di Santo Stefano di Cadore, Alessandra Buzzo. «Ci auguriamo che i lavori si concludano prima della fine del mese, perché ai turisti non possiamo dare l’impressione che il Comelico sia irraggiungibile. Anche solo l’impressione, perché è evidente che la loro scelta, in futuro, si sposterà su altre località».
Bisogna infatti ricordare che, entrando in Comelico, esiste già dall’autunno scorso un altro impianto semaforico con senso unico alternato: quello nei pressi della galleria paramassi di Coltrondo che, fra l’altro, non sarà pronta per l’inizio del prossimo anno scolastico, come era stato promesso l’inverno scorso dall’allora ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi. Soltanto la prossima primavera, infatti, sarà completato il prolungamento della protezione dalla caduta massi.
Quindi, oggi l’automobilista diretto in Comelico o a Sappada s’imbatte, almeno di notte, in due sensi unici alternati, a poca distanza l’uno dall’altro. «È una situazione incresciosa, che ci auguriamo non accada più in futuro», mette le mani avanti il sindaco Buzzo. «Speriamo che per analoghe emergenze le amministrazioni locali vengano preventivamente informate e non tenute all’oscuro, come è avvenuto in questa circostanza».
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