La galleria di Coltrondo non prima del 2025

Per ora i soldi sono stati dirottati sul resto della 52 Carnica. Polemica la Buzzo «Siamo stati messi di fronte ad un fatto compiuto. Pretendo un impegno scritto»
SANTO STEFANO DI CADORE. L’Anas conferma. La galleria di Coltrondo si farà. Forse con qualche ritardo rispetto ai tempi programmati a causa di una progettazione problematica per la franosità della montagna, certificata nel primi sondaggi. Se non vedrà la luce nel 2023, al più tardi sarà entro il 2025.


Ma con quali soldi? I 55 milioni già destinati al tunnel saranno impiegati altrove, comunque sempre in Comelico. Roger De Menech si è fatto assicurare dal ministro Delrio, che a tempo debito saranno di nuovo recuperati, essendo questa la priorità infrastrutturale indicata dal Veneto.


L’Anas ha invitato i sindaci a decidere se quei 55 milioni potranno essere utilizzati, intanto, per fare altre opere urgenti, grazie alle “agevolazioni” burocratiche e tecniche previste per Cortina.


«Riunirò l’Unione montana del Comelico e Sappada e probabilmente risponderemo di sì, ma – avverte Alessandra Buzzo, sindaco di Santo Stefano di Cadore – pretenderemo che l’Anas formalizzi per iscritto l’impegno a trovare i 55 milioni per Coltrondo. E analogo impegno lo pretenderò dal Governo, specificatamente da Delrio». La mossa anticipatrice dell’Anas ha sorpreso un po’ tutti, in Comelico. «Con noi della Regione non ha nemmeno parlato» fa sapere Gianpaolo Bottacin, assessore all’ambiente. Si sapeva dei tanti problemi infrastrutturali del Comelico, ma si riteneva che Anas li affrontasse con le risorse ordinarie».


«Partiamo dalla certezza che tutto il tratto della statale 52 Carnica necessita, non da oggi ma da anni immemori, di manutenzione straordinaria e di messa in sicurezza, per non parlare della galleria Comelico» sono le considerazioni della Buzzo. «Anni immemori nei quali il Comelico non ha destato particolare attenzione nel mondo politico (così lontano, piccolo e silenzioso). Credo che un territorio ed i suoi sperduti abitanti abbiano da sempre diritto ad una viabilità in sicurezza. Arrivano, dopo un po’ di stalking fatto in buona parte dalla sottoscritta, questi 55 milioni di euro, sbandierati e destinati alla galleria di Coltrondo. Si aggiungono poi altri 15 milioni. E naturalmente ringrazio chi ha reso possibile tutto questo e l’interessamento dell’on. De Menech che non ho mai disconosciuto. Una mia ben precisa e diversa visione politica – ammette Buzzo –, non mi ha mai impedito nei confronti di chiunque la pensi diversamente da me, di essere corretta e riconoscerne i meriti, quando ci sono. Improvvisamente dal cilindro magico di Anas e della politica esce una proposta: la progettazione di Coltrondo procede per conto suo, i tempi comunque saranno lunghi e quindi nel frattempo quei “famosi” milioni li destiniamo ad opere importanti ed urgenti sempre riguardanti la viabilità del Comelico e li inseriamo nel pacchetto lavori in vista dei mondiali di Cortina».


Per la Buzzo questa è una “furbata”. «Una cosa a mio parere stride, e ad essere gentile “mi irrita”: l’essere posti di fronte al fatto compiuto. E alla presidente dell’Unione montana irrita non poco la circostanza che qualche suo collega si comporti da avvoltoio. I punti interrogativi sono tanti. L’Anas ha deciso di prolungare verso Santo Stefano la Galleria di Laste, il cui cantiere scatterà a settembre. È un segnale che si ritiene questa infrastruttura sufficiente a dare sicurezza all’attraversamento di Coltrondo e che pertanto viene quanto meno rallentato l’impegno per la galleria? Quali saranno gli interventi di manutenzione straordinaria del tunnel Comelico, se l’impegno di spesa sarà il più consistente fra i prossimi cantieri in valle? Si diceva che restava da adeguare l’illuminazione. L’Anas interverrà anche su due ponti, oggi poco sicuri, e nella ristrutturazione di alcuni muri di contenimento di versanti franosi, verso l’alto Comelico. Ma se la spesa per Laste è affidata ad un altro capitolo, i 55 milioni di Coltrondo in quale misura resteranno in Comelico?» Tutte domande alle quali Buzzo pretende si dia risposta prima di dire di si o di no.


Francesco Dal Mas


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