La gelateria italiana in Olanda: in mostra le foto storiche
LONGARONE. Dal Bellunese all'Olanda, e ritorno. Longarone racconta il suo passato attraverso le immagini di “La dolce invasione. Cent’anni di gelato italiano in Olanda”, ospitata al pianoterra di palazzo Mazzolà fino alla fine del mese. Attraverso scatti fotografici viene raccontata la storia, lunga un secolo, dell’emigrazione italiana in quel paese legata al mondo della gelateria artigianale.
Ed in particolare bellunese, come ricorda il sindaco Roberto Padrin: “Dalle nostre valli sono partiti verso i Paesi Bassi soprattutto le famiglie Talamini e De Lorenzo, ed il loro successo è motivo d’orgoglio per tutti noi bellunesi”. “La storia dei vostri emigranti è una storia fatta di sacrificio e passione", spiega Joost Klarenbeek, vice-ambasciatore in Italia dei Paesi Bassi, "che siamo felici di poter condividere con la comunità di Longarone perché proprio da queste terre è partita oltre cent’anni fa. Senza contare che hanno saputo inserirsi perfettamente nel nostro tessuto sociale, portando, attraverso le gelaterie, una fetta della loro cultura d’origine. I gelatieri italiani e veneti sono l’esempio di un modello di integrazione riuscito perfettamente, del quale tutti noi dobbiamo andare fieri grazie la loro impegno, il gelato artigianale ha assunto, nel tempo, un ruolo fondamentale nella gastronomia olandese. E nella cultura: negli ultimi anni stanno nascendo opere narrative e cinematografiche che traggono spunto dalle vicende umane dei maestri gelatieri italiani e dalle loro famiglie”.
All’inaugurazione della mostra era presente anche Oscar De Bona, in qualità sia di presidente della Longarone Fiere, che proprio in questi giorni vive il suo momento di maggior richiamo con la MIG, sia di presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo: “Il sacrificio e la voglia di lavorare dei nostri conterranei, che sono emigrati in tutta Europa per far nascere laboratori di gelateria artigianale, sono stati anche la nostra fortuna: il ricavato del loro impegno veniva reinvestito qui, in provincia, ed è stato uno dei pilastri sui quali si è costruito il boom economico della nostra Provincia. Non possiamo che essere grati, quindi, a tutti loro: sia per il prestigio che hanno dato alla nostra terra, che per il sostegno economico di cui abbiamo beneficiato”. La mostra, curata da Daniela Tasca e allestita grazie alla collaborazione con il Circolo Fotografico Bruto Recalchi, resterà aperta fino alla fine del mese.
La mostra sarà aperta al pubblico fino al 30 dicembre da lunedì a sabato dalle 8 alle 13, lunedì, mercoledì e giovedì anche dalle 14.30 alle 18.
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